
Jacopo Hsiang è considerato il capo del Cervo Bianco. Ieri in procura è stato ascoltato Stefano Jiang
Prato, 6 agosto 2016 - Proseguono le indagini nell’ambito dell’inchiesta sul Cervo Bianco. A distanza di pochi giorni dalla conferenza stampa tenuta dall’associazione all’hotel Datini, dove i vertici hanno preso le distanze dai pestaggi ai nordafricani ribadendo come «le ronde razziste a pagamento non siano organizzate dal Cervo Bianco», ieri in procura davanti al sostituto procuratore Lorenzo Gestri (titolare del fascicolo insieme a Lorenzo Boscagli) e al vicequestore Francesco Nannucci è stato ascoltato per più di quattro ore Stefano Jiang, accompagnato dall’avvocato Silvio Toccafondi.
Il portavoce del Cervo Bianco, indagato anni fa per una questione relativa ai permessi di soggiorno e ora per le ronde razziste insieme a gran parte del consiglio direttivo del Cervo Bianco, è stato chiamato dal pm proprio in seguito ai concetti espressi durante la conferenza stampa del Datini. «Ciò che ho detto lo scorso 30 luglio alla stampa – ha chiarito ieri Stefano Jiang al termine del colloquio con il pm – è quanto ho confermato in procura davanti al pm. L’argomento è lo stesso che abbiamo affrontato durante la conferenza». Jiang ha confermato alla procura l’estraneità del Cervo Bianco alle ronde a pagamento nei confronti dei nordafricani. «E’ giusto – ha aggiunto il portavoce del Cervo Bianco – che quanto abbiamo detto ai giornalisti sia stato ribadito anche alla procura. L’indagine prosegue e la posizione dell’associazione è chiara».
Stefano Jiang, a differenza di quanto accadde durante il primo interrogatorio quando fece scena muta, davanti a Gestri e Nannucci ha risposto a ogni domanda. E’ stata la procura a convocarlo in mattinata per verbalizzare il tutto, e da parte del membro del Cervo Bianco c’è stata piena disponibilità. «Altre volte – ci ha detto – non ho potuto dire cose in più perché quando sono accaduti determinati fatti ero in vacanza. Mi sono informato, ho chiesto in giro, ho fatto delle verifiche e poi ho parlato ribadendo bene la nostra posizione». Pochi giorni fa la procura ha dato mandato di svolgere altre perquisizioni per cercare di capire altri aspetti in merito al ruolo del Cervo Bianco. Lo stesso procuratore capo Nicolosi ha assicurato che anche in questi giorni verranno ascoltate diverse persone che potrebbero essere utili all’inchiesta. Al momento sono undici i cittadini cinesi indagati a vario titolo per associazione a delinquere e commissione di atti violenti per motivi razziali.