REDAZIONE PRATO

Chef Barni smentisce, "Le cene dei consiglieri della Fondazione Pecci non erano 'luculliane'!"

Lo chef Angiolo Barni precisa che le cene dei componenti della Fondazione al suo ristorante non erano di lusso, ma con un budget contenuto. Le fatture mostrano che i cinque commensali hanno speso in tutto 135 euro, con uno sconto di 52 euro.

E’ una guerra di scontrini e fatture quella scoppiata nei giorni scorsi dopo i numeri tirati fuori dal consigliere della Lega Marco Curcio che ha messo nel mirino anche le cene dei componenti della Fondazione al ristorante del Centro Pecci, gestito dallo chef Angiolo Barni. Lo chef si è sentito tirare in ballo e si è sentito in dovere di intervenire – ieri sulle pagine de La Nazione – sui conti che riguardavano la sua attività. E Barni ci tiene a precisare che i pranzi e le cene fatto al suo ristorante dai consiglieri non erano nulla di "luculliano" come invece era parso con il caso delle tre uova a 60 euro. In realtà, si trattava di tre antipasti a base di uovo e tartufo. "C’è un’altra fattura del 2021 – spiega Barni – in cui i cinque commensali hanno speso in tutto 135 euro, con lo sconto applicato di 52 euro. Non hanno mai speso troppo, anzi. Non hanno mai sforato il budget".