Elena Duranti
Cronaca

Maury’s chiude, via 14 lavoratori. E due lo scoprono in maternità

Il negozio in via Targetti ha già cessato l'attività

IL PUNTO VENDITA Il negozio «Maurys» ha sede in via Targetti

Prato, 2 ottobre 2015 - Il grande magazzino Maury’s di via Targetti ha chiuso i battenti il 30 settembre, mercoledì scorso.

L’attività è cessata senza il minimo preavviso né per i 14 dipendenti, che hanno ricevuto le lettere di licenziamento lunedì, né alle organizzazioni sindacali, né alla clientela. Anzi molti cittadini hanno trovato nelle cassette delle loro abitazioni l’ultimo volantino con le offerte speciali (come la caffettiera moka a 1,79 euro e il pacco doppio di pannolini a 6 euro) valido fino al prossimo 10 ottobre. Eppure da ieri, 1° ottobre, la saracinesca a due passi dal ponte Datini non ha riaperto.

Tra i 14 addetti alle vendite licenziati (13 donne e un uomo) ci sono anche due lavoratrici attualmente in maternità. Prima di quello in via Targetti, la scorsa primavera avevano chiuso i negozi "Maury’s" a Lucca e Livorno.

"Sono 6 mesi che chiediamo un incontro alla proprietà e la scorsa settimana è stato un consulente di Roma a contattarci per fissare un incontro che sarebbe dovuto avvenire a giorni, invece sono partite le lettere di licenziamento – commenta Alberto Santini, responsabile della Filcams Cgil di Prato e fiduciario regionale che ha seguito la vicenda anche a Livorno – È una crisi anomala quella delle società a marchio Maury’s: a metterle in ginocchio, stando a quello che ci hanno comunicato, sarebbero state le cartelle esattoriali ricevute da Equitalia per l’evasione fiscale di Stefan. Ho appena finito di scrivere le lettere di contestazione ai 14 licenziamenti pratesi. Ora vogliamo sederci – aggiunge – a un tavolo e discutere dell’eventuale riassunzione come è avvenuto a Lucca".

Maury’s ha chiuso e poi ha riaperto (tramite un’altra società della sua galassia) a Lucca riassumendo gli undici lavoratori che aveva licenziato. La stessa cosa potrebbe accadere a Prato. "Ce lo auspichiamo – conclude Santini – ma ad ora non c’è nessun segnale in questo senso".

L’importo pari a 2,5 milioni di euro, si riferisce alla precedente gestione del supermercato da parte di Stefan, società attualmente in amministrazione straordinaria. I debiti contratti da Stefan sono stati chiesti a Maury’s, che a novembre 2012 ne aveva rilevato 5 negozi in Toscana (Prato, Lucca, Livorno, Pisa e Poggibonsi), per il principio della responsabilità solidale. I legali di Maury’s si sono opposti e il contenzioso giudirico è ancora aperto. L’acquisto dei negozi da parte del gruppo romano che fa capo a Mario Fusano (43 punti vendita nel Lazio) sarebbe avvenuto prima dell’amministrazione straordinaria di Stefan, sotto la quale sono passati di mano altri negozi, fra cui quello di piazza San Marco, ceduto a Family.

Quest’ultima non è stata chiamata a rispondere delle pendenze di Stefan, perchè ha rilevato il punto vendita dopo l’intervento del commissario straordinario nominato dal tribunale. Ancora sconosciuto invece il destino del Cash and Carry Stefan, vicino alla questura, chiuso da tempo e per il momento invenduto.