Prato, 12 gennaio 2025 – Orazio e Urbano hanno deciso di godersi la meritata pensione e piazza Ciardi perde un “pilastro“ del commercio, perché il loro negozio di parrucchiere e barbiere è qui da cinquant’anni esatti.
Urbano Rogai e Orazio Gagliano hanno aperto il negozio al civico 11 nel 1975 ma la loro avventura iniziò molti anni prima, in corso Mazzoni quando lavoravano entrambi da Mauro Bianchi, storico parrucchiere di Prato. “Questo mestiere - racconta Urbano - si fa per passione. All’età di 12 anni il pomeriggio, dopo la scuola, mi mandavano a fare i “cannelli“ nelle fabbriche e non mi piaceva. Grazie a un parrucchiere di Figline iniziai a pulire il suo negozio e vederlo all’opera fece scattare in me la passione per questo lavoro. Con Orazio ci siamo incontrati a lavorare, entrambi sottoposti, da Mauro Bianchi: quella è stata la nostra vera scuola”.
Entrambi i parrucchieri hanno poi frequentato i corsi di specializzazione ma rimarcano l’importanza della “gavetta“ e dell’apprendistato con chi era veramente un artista nel settore e Mauro Bianchi è quel maestro che ha insegnato loro il mestiere.
Bianchi è morto da tanti anni ma il suo ricordo è sempre vivo e commovente per Urbano e Orazio. “Qui in piazza Ciardi - proseguono i due parrucchieri - ci hanno seguito molti clienti di corso Mazzoni e poi ne abbiamo acquisiti altri nuovi”. La cosa singolare è che la loro clientela è quella di quaranta e cinquanta anni fa, alla quale si sono aggiunti i figli e i nipoti. Urbano e Orazio sono rimasti i parrucchieri e barbieri esclusivamente da uomo ed è oggi una rarità perché la maggior parte dei saloni sono unisex cioè servono clienti uomini e donne. “Il parrucchiere da donna - prosegue Urbano - necessita di un aggiornamento costante, di una formazione specifica. Noi abbiamo portato avanti l’arte della barberia e del parrucchiere da uomo, con semplicità e con la cura che necessita il capello maschile. Abbiamo avuto la miglior clientela di Prato e ne siamo orgogliosi. Oggi il parrucchiere solo da uomo è una professione in decadenza e, se ci fate caso, i negozi rimasti sono quelli gestiti da extracomunitari. Il parrucchiere italiano giovane guarda alla carriera nel grande salone. Si chiude un’epoca e possiamo solo dire grazie a tutti i nostri clienti”.
Orazio e Urbano hanno lavorato dalle 7 alle 20 tutti i giorni, con orario continuato e una volta chiuso il bandone si dedicheranno ai figli, ai nipoti, alle passeggiate e non escludono di ritrovarsi, un giorno, sulle panchine della loro amata piazza.