Chiude lo storico fioraio Baldesi: “Qui da 64 anni e ne sono fiero”. Al suo posto una gioielleria cinese

Il titolare Roberto andrà in pensione il 31 dicembre. Era rimasto uno dei pochi negozi a gestione italiana di via Pistoiese. “Nel tempo ho cambiato quattro negozi ma non ho mai abbandonato il quartiere”

Roberto Baldesi chiude il suo negozio di fiori in via Pistoiese

Roberto Baldesi chiude il suo negozio di fiori in via Pistoiese

Prato, 21 settembre 2024 – Lo storico fioraio Baldesi, in via Pistoiese, chiuderà i battenti il prossimo 31 dicembre. “L’attività finisce per raggiunti limiti di età, eppure il guadagno non mancherebbe. Da 64 anni ininterrottamente sto dietro a questo bancone, ogni giorno. E’ stata la mia vita e ne vado fiero ma ora basta, so che è arrivato il momento di lasciare. Da gennaio 2025 in questo negozio aprirà una gioielleria cinese”. A dirlo è Roberto Baldesi conosciutissimo commerciante della città che dopo aver abbellito case, allestito matrimoni, decorato teatri e saloni delle feste con i suoi fiori, andrà in pensione.

“La mia famiglia è anche proprietaria del fondo in via Pistoiese e abbiamo deciso di affittarlo a una coppia di cinesi, con cui c’è stato subito accordo”. Il negozio fu avviato nel dopoguerra, risale al 28 giugno 1951 la patente con cui, Isora Settesoldi, insieme al marito Bruno Baldesi fondò l’attività che si trovava già in via Pistoiese e che poi passò al figlio Roberto. Con lui adesso lavora il figlio Gabriele, insieme a loro la fidata Tiziana, pronta con il sorriso a servire i clienti. La storia del “Fioraio Baldesi” ha le sue radici e la sua identità proprio in questa zona di Prato, che da una parte guarda l’antica porta delle mura e dall’altra è inglobata nella Chinatown più estesa d’Italia.

“Abbiamo cambiato quattro negozi - aggiunge Roberto - tutti nel medesimo tratto di strada, ma non abbiamo mai lasciato il quartiere. Siamo stati gli ultimi italiani a investire in via Pistoiese: ho deciso di acquistare il fondo attuale perché aveva il parcheggio, un servizio in più ai clienti. Noi abbiamo sempre continuato a vendere fiori, piante e composizioni a tutti i cittadini pratesi. Anzi devo dire che la clientela cinese è aumentata con gli anni e spesso è questa a chiedere i mazzi più grandi, senza badare a spese”. Una convivenza, quella con la comunità orientale, che Baldesi ha conosciuto da vicino.

“Nei primi tempi, tra la fine degli anni ’90 e il duemila, non nascondo che fosse una situazione insolita e complicata. La comunità cinese si ingrandiva a vista d’occhio e molti italiani erano sospettosi – racconta ancora il fioraio – non è stato semplice abituarsi, ma di fronte alla loro voglia di fare è venuto naturale. I momenti brutti parlandoci chiaro, li ho vissuti quando qui sono venuti tre volte i ladri. La prima spaccata l’hanno fatta usando un furgone, negli altri due casi si è trattato dello stesso tossicodipendente, italiano, che per fortuna è stato subito fermato dalle forze dell’ordine. Nulla a che fare con i nostri vicini di casa cinesi. Vorrei sottolineare che in via Pistoiese lascio un’ottima clientela. Dico solo che ormai in molti fanno gli ordini per telefono, mi conoscono e mi lasciano campo libero. Questa per me è una grande soddisfazione”.

Baldesi parla volentieri delle altre soddisfazioni che il suo mestiere in 64 lungi anni gli ha regalato: “L’ultimo sposalizio che abbiamo allestito ha avuto moltissime visualizzazioni sui social, io non me ne intendo, però la mia commessa mi ha mostrato l’apprezzamento sul telefonino, poi per tante famiglie pratesi oltre alle nozze ho seguito comunioni, cresime inaugurazioni fino ai funerali. Ho anche inviato mazzi per attori e attrici che erano sulla scena al Metastasio e al Politeama e ho avuto come cliente il figlio di Licio Gelli anche se a dirlo non so se si fa una gran figura. Più di una volta mi è capitato di fare il bouquet per una sposa come quello della mamme e della nonna prima di lei. Sono le cose belle del mio lavoro”, conclude Baldesi con un pizzico di emozione.

Elena Duranti