CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

Chiusa la “scorciatoia“ per Prato : "Serviranno lavori per la sicurezza"

Rfi chiarisce i motivi per cui è stata sbarrata la via Ferrata e che il percorso era solo ciclopedonale

I blocchi in calestruzzo sono stati poi vergati con la parola “vergogna“

I blocchi in calestruzzo sono stati poi vergati con la parola “vergogna“

Via Ferrata, ovvero "La Provvisoria" non è ad uso pubblico: questo in sintesi il chiarimento di Rfi, proprietaria della strada che congiunge Gamberame, nel Comune di Vaiano, con Canneto, nel Comune di Prato e su cui passa la ciclopedonale Prato-Vaiano. Una strada conosciuta da molti, sia per le girate in bici ma anche in auto, per la classica gita fuori porta passando dal rio Buti ma non solo: la via Ferrata è stata da molti automobilisti utilizzata in caso di interruzione del tratto più a sud della Sr 325 in alternativa a via della Collina. "La strada – spiegano da Rfi – è privata e di nostra proprietà e serve esclusivamente per i lavori di manutenzione della ferrovia. Se è stata utilizzata in passato da automobili, è stato un uso improprio".

I chiarimenti da parte di Rfi arrivano dopo anni di proteste da parte dei cittadini che, nel 2020, trovarono la strada chiusa, prima con transenne e poi con barriere New Jersey, per una crepa sull’asfalto che rendeva poco sicura la percorrenza che, dalla sua realizzazione – per i lavori di costruzione della Direttissima Prato-Bologna, inaugurata nel 1934 – è stata pressoché continuativa. La chiusura con un muraglione di blocchi di cemento ha fatto storcere ulteriormente il naso a ciclisti e automobilisti. "Con l’alluvione del 2023 c’è stato un forte peggioramento del versante – proseguono da Rfi - con movimenti franosi sia a valle che a monte. Stiamo intervenendo a valle, lato ferrovia, ma la situazione è grave anche sopra ed il problema è che molti dei terreni su cui intervenire sono di privati, quindi non possiamo lavorarci. Siamo disponibili però ad aprire un tavolo tecnico col Comune di Vaiano per una soluzione: una volta messa in sicurezza la parte franata, non è escluso che la strada possa diventare pubblica, con un cambio di proprietà, ma solo ad uso ciclopedonale".

"Per la ciclopedonale – continua Rfi – c’era inizialmente un accordo che però non si è mai tramutato in convenzione vera e propria". Pienamente consapevole il Comune di Vaiano della problematica. "Con Rfi – spiega l’assessore Davide Puccianti, che addirittura alla strada in questione ha dedicato un libro "Rotaie in Val di Bisenzio: la Provvisoria" - abbiamo condiviso le necessità degli interventi di messa in sicurezza del percorso della cosiddetta via Ferrata o Provvisoria. Abbiamo già dato la disponibilità, al termine dei lavori, per la definizione di un’intesa dove vengano specificati ruolo degli enti locali e funzioni del percorso anche in relazione della restituzione della fruibilità ai cittadini".

Claudia Iozzelli