REDAZIONE PRATO

Sporcizia e lavoratori in nero: chiusi 5 ristoranti a Prato

Sequestrate due tonnellate di alimenti. Multe per 13mila euro

Controlli della guardia di Finanza, chiusi 5 ristoranti a Prato

Prato, 29 ottobre – Sospese 5 attività commerciali, oltre 2 tonnellate di alimenti sequestrati e 50 lavoratori in nero scoperti: è il bilancio dell'operazione "Fast food" che prevede controlli congiunti tra Guardia di Finanza e Azienda Usl Toscana Centro per contrastare le condotte illecite per la tutela della salute pubblica a Prato.

I finanzieri hanno portato a termine nuove ispezioni presso alcuni ristoranti, che hanno permesso di individuare 5 esercizi operanti tra Prato e provincia caratterizzati "da evidenti violazioni alla tracciabilità dei prodotti e connotati da una rilevante situazione di rischio batteriologico per le modalità di conservazione e preparazione dei prodotti alimentari impiegati".

I controlli effettuati, come spiega un comunicato della Gdf, "hanno permesso l'immediata constatazione di evidenti carenze igienico-sanitarie, in termini di pulizia dei locali cucine, procedure di profilassi e modalità di preparazione e conservazione dei cibi, smaltimento dei rifiuti organici e inidoneità degli impianti".

I finanzieri e gli ispettori per la prevenzione e sicurezza alimentare della Asl hanno avviato approfonditi e specifici controlli congiunti che hanno portato alla sospensione delle attività nei confronti dei cinque ristoranti ispezionati e al sequestro di 2.105 kg di alimenti e piatti pronti non rispondenti ai requisiti minimi di sicurezza in materia di conservazione e pertanto non idonei alla loro consumazione, oltre all'individuazione di 50 lavoratori irregolari. A carico dei responsabili sono state elevate sanzioni per oltre 13 mila euro.