REDAZIONE PRATO

Cielo sereno sugli hotel: "Per ora non risentiamo della crisi del tessile"

Bonari (Federalberghi): "Mai vista un’occupazione così alta come quella registrata nel ponte di Ognissanti. Una struttura 5 stelle? Ancora presto".

Bonari (Federalberghi): "Mai vista un’occupazione così alta come quella registrata nel ponte di Ognissanti. Una struttura 5 stelle? Ancora presto".

Bonari (Federalberghi): "Mai vista un’occupazione così alta come quella registrata nel ponte di Ognissanti. Una struttura 5 stelle? Ancora presto".

I posti letto di Prato e dintorni sono andati esauriti, lo scorso fine settimana, per la gara "Toscana Orienteering Classic" che vedeva alla partenza circa 700 partecipanti. La rassegna è stata un successo anche per l’indotto economico e turistico e ha portato in provincia oltre mille persone, considerando nel conteggio delle presenze tecnici e accompagnatori. Gli atleti sono stati sistemati in tutto l’hinterland provinciale da Montemurlo a Montepiano, fino a Campi e Calenzano.

Quindi nel comprensorio pratese mancano camere?

A rispondere è Davide Bonari, titolare dell’Art Hotel Museum, e vicepresidente di Federalberghi Prato, che spiega: "Quello, appena passato, del ponte di Ognissanti, è stato un fine settimana da record per l’accoglienza in città. In questo caso c’erano più eventi in concomitanza oltre ai quattro giorni della competizione di orienteering, abbiamo venduto stanze anche per il Lucca Comics e per il lungo weekend festivo. Il tutto esaurito a Prato si verifica poche volte l’anno, soltanto in certi periodi. Quindi direi che in generale i posti letto sono abbastanza".

Nell’ultimo periodo c’è stato un aumento?

"Sì, negli ultimi anni c’è stato un incremento e credo che ciò potrebbe avvenire anche nel prossimo futuro con la crescita della nostra zona come meta turistica. Infatti, Prato è l’unica città in Toscana che si sta aprendo al turismo solo ora. Vedo attenzione da parte della giunta su questo da qualche tempo. C’è molto margine su cui lavorare e i clienti italiani e stranieri lo dimostrano ogni giorno con il loro apprezzamento".

Quanti sono gli hotel al momento in provincia?

"Le attività iscritte a Federalberghi sono in totale 21, ma su tutto il territorio le strutture ricettive presenti sono circa una trentina".

E tra gli hotel a Prato si registrano alcune novità in questo ultimo scorcio di 2024. Sta per riaprire lo storico hotel Palace in viale della Repubblica con una nuova proprietà, orientale, e una nuova gestione, italiana. Inoltre nelle scorse settimana è stato inaugurato un nuovo Bb Hotel, vicino al centro.

Bonari afferma che l’unica mancanza che si riscontra in città, da sempre, è l’assenza di un hotel a 5 stelle super lusso.

Sarebbe necessario un albergo 5 stelle?

"In realtà non credo, sarebbe pieno soltanto in certi periodi, come durante il salone di Pitti a Firenze che di solito richiede posti letto anche qui, il resto dell’anno sofrirebbe. Non è una necessità impellente o immediata per il comparto del turismo pratese. Il turismo a mio avviso dovrebbe crescere gradualmente fino ad arrivare a coprire tutte le altre categorie con presenze costanti, allora si renderebbe probabilmente necessario anche un albergo superiore. Per arrivare a un 5 stelle occorrebbero in tutta la città, coralmente, investimenti sul lusso...".

E le strutture private?

"Negli ultimi anni hanno visto una crescita importante. Si parla di un 30% annuo di offerta in più. Le case in affitto a scopo turistico stanno aumento ovunque".

Prospettive future?

"Le prenotazioni per l’8 dicembre e per tutto il periodo natalizio stano andando bene. Quest’anno la situazione è un poco superiore all’anno scorso. Prendendo spunto dal fine settimana di Ognissanti con il tutto esaurito, nella nostra provincia non si era mai vista un’occupazione così alta e una vendita di camere a prezzi più alti, posso dire che gli alberghi di Prato non stanno risentendo della crisi del tessile. Non c’è stato nessun calo dovuto a questo nei nostri registri".

I dati degli hotel e delle strutture di Prato sono allineati con il resto d’Italia e d’Europa, dove ovunque si rileva un aumento dei prezzi tra il 20 e il 50%, ma nonostante questo il 60% dei viaggiatori europei continua a scegliere di soggiornare in hotel, rispetto ad altre forme di alloggio.

Elena Duranti