REDAZIONE PRATO

"La rivolta dei cinesi? All'Osmannoro e al consolato io non c'ero"

Il caso dei cinesi indagati per i raid contro magrebini accusati di rapine contro la comunità orientale

Le proteste dei cittadini cinesi (Germogli)

Prato, 21 luglio 2016 - "Ye Jiandong non era presente né alla rivolta dei cinesi all'Osmannoro di fine giugno né al consolato cinese". Lo precisa l'avvocato Silvio Toccafondi, che assiste Ye Jiandong, in merito all'articolo pubblicato lo scorso primo luglio sul nostro sito riguardo all'operazione di polizia che aveva portato a indagare sette cinesi per i raid contro i magribini accusati di commettere rapine contro la comunità orientale. Fra gli indagati, appunto, c'è anche Ye Jiandong, detto Jack o Adong, che secondo gli inquirenti sarebbe il "vero" referente dell'associazione Città del Cervo Bianco. Per i sostituti procuratori che conducono l'indagine, Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli, era "Jack", attualmente in regime di semilibertà in seguito a una condanna a 18 anni per omicidio, ad autorizzare i raid.