
L’ostensione del 19 marzo 2020: in piazza solo il vescovo Nerbini e il sindaco Biffoni
Sono già passati quasi cinque anni, da quella notte indimenticabile per tanti pratesi, quando per la prima volta dopo cinque secoli piazza Duomo ospitò un’ostensione straordinaria della sacra cintola, il giorno di San Giuseppe. Il 19 marzo 2020, con l’Italia chiusa nel lockdown per colpa del covid. Sul pulpito di Donatello solo il vescovo Giovanni Nerbini e il sindaco Matteo Biffoni. Davanti a loro la grande piazza completamente vuota. Il vescovo Nerbini decise di replicare quanto deciso nel 1494 dall’allora proposto della pieve di Santo Stefano (l’attuale duomo) Giovanni de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico e futuro Papa: anche allora la reliquia venne mostrata ai pratesi perché la Terra di Prato era funestata da una grave pestilenza. Anche allora era il 19 marzo, solennità di San Giuseppe, custode della Sacra Famiglia e della Chiesa universale. Tantissimi pratesi seguirono la cerimonia in diretta su Tv Prato, molti accesero i lumini sui terrazzi e sui davanzali. Le campane di tutte le chiese suonarono a distesa. Fu un momento identitario davvero potente per la città, quella piazza vuota con la cintola rivolta verso il cielo rappresentò il simbolo della voglia di andare avanti, nonostante tutto, sentendosi parte di una comunità.
Dopo 5 anni un’ostensione strardinaria celebra un momento di festa per una ricorrenza storica. Per ricordare che l’anno fino al 1749 in Toscana iniziava il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa aveva collocato la festa dell’Annunciazione, in corrispondenza del nono mese antecedente la nascita di Gesù. Nel 1582 entrò in vigore il calendario gregoriano che fissava l’inizio dell’anno al 1º gennaio, ma Firenze ed altre città toscane come Prato, Lucca, Pisa e Siena, continuarono a considerare il 25 marzo come il loro Capodanno. Ciò avvenne fino al 1749, quando il Granduca Francesco III di Lorena emise un decreto che fissava anche per la Toscana il 1º gennaio come data d’inizio anno, uniformandosi a quanto già in vigore nel resto d’Italia e d’Europa.