In tema di rifiuti, aria e mobilità, Prato migliora piazzandosi al 57esimo posto, in risalita di otto posizioni rispetto allo scorso anno. A dare la fotografia green della città è la classifica 2024 di Ecosistema urbano, che fotografa le performance di 106 capoluoghi italiani nelle cinque macro categorie di aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente.
Prato conquista punti nel consumo di suolo, diminuendo la percentuale pro capite nel periodo di riferimento tra il 2017 e il 2022 e per l’uso efficiente del suolo, dove è quarta: il nuovo indicatore inserito quest’anno, nella 31esima edizione del rapporto annuale a cura di Legambiente e Ambiente Italia – in collaborazione con Il Sole 24 Ore - piazza la nostra città in vetta, al terzo posto tra i capoluoghi più performanti.
Prato su questo aspetto è in controtendenza, perché pur essendo una delle poche province a crescere, ha diminuito il numero di metri quadrati per abitante: "È sicuramente un dato positivo che conferma il nostro impegno per migliorare la vivibilità dell’ambiente urbano sotto diversi aspetti - afferma l’assessore alla Transizione Ecologica Marco Biagioni -. Il consumo di suolo ha per noi un’attenzione particolare: Prato può essere l’esempio di una città che continua a crescere, ma in maniera sostenibile con un vero piano di demineralizzazione, che elimini aree asfaltate creando nuovi spazi permeabili e verdi. È una delle strategie di Prato Carbon Neutral, che ha l’ambizioso obiettivo di unire l’importante sfida contro il cambiamento climatico alle politiche per la casa, la salute, il benessere, la mobilità, l’energia e l’impresa. ll miglioramento che abbiamo avuto in base all’indagine di Legambiente ci dice due cose: che avere contezza dei dati ci fa capire in che direzione stiamo andando e che la strada è quella giusta. I piazzamenti più bassi sono uno stimolo per andare ancora più veloci". Bene anche per il consumo idrico pro capite che conferma la nostra città all’ottavo posto in Italia.
In generale per la Toscana, Prato conquista la terza posizione dopo Siena (26esima) e Livorno (29esima), ma prima di Firenze.
Per quanto riguarda la dispersione della rete idrica, da quest’anno considerata il peso massimo degli indicatori insieme con la raccolta differenziata, Prato migliora e si piazza al 61esimo posto (lo scorso anno era in fondo alla classifica nelle ultime posizioni) nonostante la numerose perdite presenti in città.
A metà classifica, ossia al 59eismo posto, per la presenza di alberi, e 46esima per verde totale. Tra gli indicatori che piazzano la provincia nella parte bassa della classifica ci sono anche quest’anno l’offerta di trasporto pubblico che fa piombare Prato al 90esimo posto su 106 capoluoghi. Male anche per l’ozono (con il dato che non viene nemmeno registrato) che conferma Prato all’81esimo posto mentre è solo 78esima in classifica per quantità di rifiuti prodotti.
Silvia Bini