REDAZIONE PRATO

"Città spugna? Occorre manutenzione continua"

Il dibattito è vivo. La consigliera Pieri: "Pulizia fossi, torrenti e caditoie: la pulizia costante è una necessità". Risaliti: "Poca chiarezza sulle competenze".

La consigliera Rita Pieri

La consigliera Rita Pieri

Si fa frizzante il dibattito sulla ‘città spugna’ scaturito dopo la mozione presentata dai gruppi di maggioranza qualche giorno fa. In estrema sintesi: sottrarre porzioni di territorio all’asfalto (impermeabile) per rendere le aree più permeabili, nel tentativo di lavorare per una maggiore sicurezza idrogeologica. "La responsabilità del Comune non si può limitare a semplici azioni reattive, ma deve essere proattiva nel promuovere e coordinare gli interventi, in modo che la manutenzione non sia solo una risposta alle emergenze, ma una pratica costante e puntuale – sostiene Rita Pieri, consigliera comunale indipendente – il Comune di Prato ha il dovere di occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria del nostro territorio, della pulizia di fossi, caditoie e letto dei fiumi e torrenti, in proprio o sollecitando gli Enti terzi preposti, indipendentemente dalle difficoltà che si trova ad affrontare. Questo non è solo un obbligo, ma una necessità fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere della nostra città". Pieri ricorda che le caditoie in molte zone della città sono soggette a ostruzioni e problematiche che possono causare allagamenti. Imprescindibile, continua, anche "la cura del letto dei fiumi e dei corsi d’acqua". "Solo attraverso una visione a lungo termine e un intervento continuo è possibile evitare i danni causati da eventi meteo estremi. Chiedo a tutti, a partire dall’amministrazione comunale, di fare la propria parte. Prato è una città che ha bisogno di concretezza e di unità, e solo con il lavoro di tutti riusciremo a garantirle il futuro che merita", chiude Pieri.

Interviene sul tema anche Rossella Risaliti (Lista Cenni), consigliere e anche ingegnere facente parte della commissione lavori pubblici. "E’ il momento di fare chiarezza sulle competenze e sulla gestione dei manufatti – sostiene – Ho provato a fare una ricerca tra i vari enti coinvolti tra cui Consiag, Comune e Consorzio ma mi è risultato difficile avere una mappatura precisa delle varie competenze e soprattutto avere una mappatura dettagliata dei corsi d’acqua del nostro comune. Purtroppo quando più enti collaborano su determinati temi è sempre più facile avere situazioni poco chiare sulle competenze e quindi le responsabilità – continua Risaliti – Mi auguro comunque che questa mozione della città spugna sia una proposta funzionale. Ma forse prima di questo ci sarebbe da rivedere tutto il sistema gestionale idrico del Comune. Come sarebbe il caso di ripensamenti sulle nuove costruzioni ed edificazioni che andranno a togliere terreni che potrebbero essere usati per la funzione di confluenza delle acque piovane".