REDAZIONE PRATO

Clandestini con la droga subito liberi. "Non è caso isolato, illegalità diffusa"

Ovattoni (Lega): "Immigrazione e controlli le priorità per Poggio"

Patrizia Ovattoni, segretario provinciale della Lega Nord

Prato, 23 aprile 2018 -  «Il blitz effettuato dall’Arma dei carabinieri a Candeli, zona industriale di Poggio a Caiano, dove è stata riscontrata la presenza di immigrati irregolari in possesso di stupefacenti evidenzia la forte disattenzione della giunta poggese sui temi della sicurezza e dell’immigrazione che, invece, dovrebbero avere l’assoluta priorità». A intervnire dopo il «caso» dei tre marocchini rimessi in libertà dal giudice dopo essere stati scoperti in un capannone disabitato a Poggio a Caiano in possesso di droga, è Patrizia Ovattoni, segretaria provinciale della Lega Nord. «E’ sconcertante – aggiunge Ovattoni – la decisione del giudice di rimettere in libertà i tre clandestini, come se nulla fosse accaduto». I tre marocchini erano stati arrestati dai militari dell’Arma venerdì durante una perquisizione all’interno del capannone. Il blitz era partito dalla denuncia del proprietario che aveva segnalato la presenza di sospetti dentro la sua proprietà. I marocchini si erano introdotti nell’immobile realizzando giacigli di fortuna. Durante la perquisizione i carabinieri della stazione di Poggio avevano trovato la droga (hashish e cocaina) ma questo non è bastato per l’arresto. Sabato mattina il giudice Daniela Migliorati li ha rimessi in libertà considerando la perquisizione «illegittima» perché scattata senza la disposizione del magistrato come hanno sottolineato i difensori, Antonio Bertei e Maria Di Rocco. Liberi come l’aria, dunque, nonostante siano clandestini e pregiudicati e per di piùin possesso di droga.

«Non è un caso isolato – prosegue l’esponente leghista – ma l’ennesimo episodio connesso al tema dell’illegalità. Un’amministrazione, per governare in maniera idonea il proprio territorio dovrebbe interessarsi in modo ciclico e costante alla sicurezza urbana e del pubblico decoro; e questo, prima di un obbligo legale, per un sindaco e tutta la sua amministrazione dovrebbe essere un obbligo morale verso la comunità».

Ovattoni entra a gamba tesa e sostiene che se «alle elezioni del 10 giugno i cittadini poggesi decideranno di mandare noi al governo del territorio – conclude –, con la nostra candidata sindaco Diletta Bresci ci occuperemo prontamente e in modo serio di immigrazione e sicurezza, allo scopo di garantire la convivenza civile, la qualità della vita e la più ampia fruibilità dei beni privati, pubblici e comuni».