Clara Calamai, la diva In Lazzerini una mostra per renderle omaggio a 25 anni dalla morte

Fotografie e oggetti messi a disposizione dal nipote Marino Bonizzato. La storia di una grande attrice raccontata da splendide immagini. E al Terminale i suoi fim più importanti: Ossessione e Profondo Rosso. .

Clara Calamai, la diva  In Lazzerini una mostra  per renderle omaggio  a 25 anni dalla morte

Clara Calamai, la diva In Lazzerini una mostra per renderle omaggio a 25 anni dalla morte

A 25 anni dalla morte, la biblioteca Lazzerini rende omaggio alla diva del cinema Clara Calamai, nata a Prato nel 1909. All’interno della prossima edizione di "Un autunno da sfogliare", si torna a parlare della grande attrice scomparsa a Rimini nel settembre del 1998. Da una idea del giornalista Federico Berti, con la collaborazione del nipote dell’attrice Marino Bonizzato e con il contributo di Intesa Sanpaolo, ecco le iniziative in ricordo dell’attrice pratese, entrata di diritto nella storia del cinema. Si comincia sabato 23 settembre alle 17 nella sala conferenze della Lazzerini. Federico Berti incontrerà appunto il nipote, l’architetto Marino Bonizzato, che per l’occasione ha messo a disposizione tante fotografie e molti oggetti appartenuti a zia Clara, già esposti nella mostra di Rimini dello scorso anno. Parteciperanno all’incontro anche Massimo Luconi, ex assessore alla cultura che nel 1996 realizzò la prima grande mostra dedicata a Clara a Palazzo Pretorio e che è stato uno dei pochi a incontrare all’epoca la diva ancora in vita, l’attuale assessore alla cultura Simone Mangani e il regista Massimo Smuraglia. Al termine dell’incontro con il nipote, che non mancherà di raccontare una lunga serie di aneddoti sulla celebre zia, sarà proiettato il cortometraggio dedicato all’attrice pratese che Massimo Smuraglia ha appena finito di girare su una sceneggiatura di Ilaria Malvilla. "Nec tecum nec sine te" racconta di una giovane Clara, ancora nella sua città natale circondata dalla sua famiglia, in un delicato momento della sua vita. Dopo il talk show con ospiti, intorno alle 18.30 al via l’inaugurazione della mostra dedicata alla star dei "telefoni bianchi", il genere cinematografico che l’ha vista assoluta protagonista tra la fine degli anni ’30 e la fine degli anni ’40. "Clara Calamai. Da Prato a Cinecittà, l’affascinante storia di una diva" questo il titolo della mostra fotografica curata da Giulia Biagioli, che si potrà visitare fino al 30 ottobre durante gli orari d’apertura della biblioteca.

Più di cinquanta film , quasi tutti interpretati nei primi dieci anni di carriera. Un primo ritiro dal cinema per amore, poi il ritorno nella metà degli anni ’50. Di nuovo un abbandono per poi ritornare in grande stile e chiudere definitivamente il suo percorso artistico con un capolavoro come "Profondo rosso" di Dario Argento. Oltre alle bellissime foto e alcune locandine d’epoca che vedremo nella mostra in Lazzerini, non potevano mancare i due film più importanti di Clara Calamai, in programmazione al Terminale ad ingresso gratuito. Lunedì 25 settembre alle 21 sul grande schermo "Ossessione", capolavoro del 1943 di Luchino Visconti al suo debutto dietro la macchina da presa, manifesto del neorealismo che sarebbe stato osannato dai critici di tutto il mondo: Clara Calamai è alla sua migliore prova di attrice nel ruolo di Giovanna, protagonista di una relazione pericolosa con un giovane sconosciuto interpretato da Massimo Girotti. Giovedì 28 settembre alle 21 torna "Profondo rosso", in copia restaurata, cult movie a cui Clara Calamai ha dato un prezioso apporto, nascondendosi tra quadri inquietanti alla Munch. Le proiezioni saranno precedute da una breve introduzione e dal cortometraggio di Massimo Smuraglia interpretato da Noemi Cusato.