REDAZIONE PRATO

Classe III B della scuola media Ser Lapo Mazzei, Prato

Generazioni a confronto nelle interviste fatte ad alcuni docenti. Per capire cosa è migliorato rispetto al passato

Come sono i quattordicenni di oggi? È vero che sono peggiorati rispetto al passato? Quando si parla dell’attuale generazione di studenti delle medie spesso si sentono commenti negativi. È solo il parere di adulti sfiduciati? Un’intervista ad alcuni docenti della scuola secondaria di primo grado Ser Lapo Mazze cerca di dare delle risposte, gettando una luce diversa sugli studenti del nostro tempo. Alla domanda "Che tipo di difficoltà hai incontrato alle medie?" le risposte sono state varie: bullismo, solitudine, paure legate alla crescita fisica, amicizie sbagliate, fatica nell’esprimere le proprie emozioni, poca voglia di studiare, un’eccessiva severità e rigidità della scuola.Si tratta delle stesse cose che affrontano anche gli studenti di oggi, tutti i giorni. Gli insegnanti intervistati hanno frequentato le scuole medie negli anni Sessanta, negli anni Novanta, nel primo decennio del Duemila. Di fronte alla domanda "Cos’è migliorato e peggiorato nelle scuole di oggi?", la prima risposta di tutti è stata la stessa: è migliorato il rapporto fra studenti e professori e l’attenzione che la scuola dà a ciascun ragazzo, alla sua situazione e ai suoi problemi. La scuola di oggi offre aiuto agli studenti che ne hanno bisogno, sostenendoli sotto vari punti di vista e tenendo conto delle difficoltà personali, familiari, sociali, linguistiche e così via, molto più di quanto non facesse in passato. Un altro aspetto positivo è l’arrivo delle tecnologie nella didattica. Si possono notare però dei peggioramenti: per esempio, talvolta c’è un livello più basso negli apprendimenti. Agli studenti di oggi si richiedono meno conoscenze. Inoltre se il rapporto tra docenti e ragazzi è più sereno, talvolta c’è un’eccessiva confidenza che non è d’aiuto agli studenti e può lasciare spazio alla maleducazione. Infine, sembra ci sia una perdita di fiducia nella scuola da parte della società. Sono molti coloro che, non sapendo niente della scuola, tendono a sminuire il lavoro dell’insegnante e la formazione dei ragazzi. E cosa ne pensano i docenti della nuova generazione di quattordicenni? I ragazzi di oggi sono figli del loro tempo, con un grandissimo accesso al mondo tramite la tecnologia. Questo li porta ad avere più possibilità di scoprire cose nuove. Talvolta sono più sfacciati, meno ingenui. Ma di sicuro hanno una maggiore apertura mentale rispetto al passato. E in futuro, cosa succederà? Secondo gli insegnanti, lo sviluppo tecnologico favorirà la scoperta di nuovi metodi di apprendimento, sempre cercando di mantenere le linee guida del passato. Inoltre la scuola diventerà sempre più attenta anche ai bisogni emotivi dei ragazzi. Con impegno e cura, docenti e studenti riusciranno a costruire insieme un buon futuro.