Capire dove finisce la tecnologia e inizia la ’magia’ è difficile, ascoltando Daniel Prestifilippo, pratese, uno dei quattro vincitori della settimana edizione del Premio Cambiamenti di Prato e Pistoia. Prestifilippo si occupa di post produzione e di effetti visivi cinematografici. Gli altri vincitori sono Midable – digital agency di Prato che si occupa di marketing, comunicazione e sviluppo tecnologico per le aziende - e le imprese pistoiesi Moebeus e Lab Jucò. Obiettivo del premio è valorizzare il pensiero innovativo: è dedicato infatti a startup e giovani aziende. Cna Toscana Centro in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori ha chiuso quest’edizione del Premio, patrocinata dal Comune di Pistoia ed Enegan Spa e ospitata dall’azienda Fody di Pistoia, con 39 imprese candidate alle selezioni, piazzandosi al primo posto in Toscana e al quarto in Italia per numero di imprese candidate. Le 4 imprese vincitrici della fase territoriale protranno ora affrontare le selezioni a livello regionale e nazionale. La giuria era composta dal presidente dei Giovani Imprenditori Gianmarco Barluzzi, dal direttore di Cna Toscana Centro Cinzia Grassi, da Gabriele Sgueglia assessore a Pistoia, da Benedetta Squittieri, assessore a Prato e Massimo Ginepri (Enegan). All’evento anche il presidente nazionale dei Giovani Imprenditori Cna, Simone Gualandi ed Ettore Saracca, dg del Pistoia Basket. "Crediamo nel valore delle nuove imprese che si mettono in gioco. Riteniamo che questo coraggio vada premiato – ha detto Bettazzi, presidente Cna Toscana Centro – , e attraverso questo contest siamo riusciti a dare valore alle quelle imprese che possiedono l’innovazione nel Dna ma sono ben radicate anche nella tradizione". E di innovazione ce n’è tanta, tantissima nel lavoro di Prestifilippo, pratese di 30 anni.
Può spiegarci meglio il suo lavoro?
"Mi ocupo di post-produzione e di creare effetti visivi cinematografici, dal 3D al compositing ma anche motion graphics e montaggio. In sostanza metto l’immaginario dentro il reale. Rispetto ai film americani, dove si prediligono gli effetti visibili, nei film italiani si prediligono gli ’effetti invisibili’. Non fare vedere che c’è un effetto speciale dietro, aiuta il budget del film".
In che senso?
"Se voglio fare una scena al tramonto ma non ho modo di girarla in quell’orario si fa in post produzione. Ma devo dire che anche in Italia si sta andando verso effetti visibili".
Ha lavorato al documentario "Margherita, la voce delle stelle", che racconta la Hack, e anche al film con Cristiana Capotondi "Margherita delle stelle", dove era reponsabile degli effetti visivi.
"Esatto. Nel documentario, ad esempio, sono state fatte scene nell’Osservatorio di giorno, per una questione di luce. In questo caso ho dovuto trasformare il giorno in notte. Nel film ho creato cupole che non esistevano in 3d, o asteroidi... per fare solo alcuni esempi".
Ha lavorato anche al film "Comandante", con Favino.
"Sì, ho collaborato con alcune delle società coinvolte. In questo film alcune scene, come quelle nell’oceano, sono state create in post produzione ma con effetto assolutamente realistico".
Con che progetto ha vinto la tappa di Prato e Pistoia del Premio Cambiamenti?
"Un progetto legato a un corso di formazione per ragazzi sull’animazione 3d, corso che ho tenuto a Bologna, in collaborazione con il Future Film Fest. Da lì l’idea di portare avanti questa realtà creando piccoli cartoons dedicati ai personaggi storici. Insomma, l’idea è sfruttare la tecnologia per insegnare qualcosa in un linguaggio che possa piacere ai più piccoli. Scoprire la figura di Napoleone, o di Cleopatra, sarà divertente".
A chi volesse fare il suo lavoro, cosa consiglia?
"Intanto di seguire un corso specifico. E’ poi importante volersi sempre migliorare. Un’altra cosa: in quest’ambito non si bleffa. E più che quello che hai studiato, conta quello che sai fare: il curriculum è visivo. E scordarsi il lavoro a tempo indeterminato. Si lavora sempre a progetto".
Maristella Carbonin