Comincia la corsa ai ristori. Oggi la relazione al governo. Decisiva la partita del Pnrr

Giani invierà a Roma i dati sui danni subiti dai territori colpiti. Ecco i numeri di Prato. La vera speranza è poter utilizzare i fondi dell’Europa: sarebbe tutto molto più semplice. .

Comincia di fatto oggi la corsa ai ristori dopo l’alluvione. Come annunciato più volte, il governatore e commissario Eugenio Giani invierà infatti al governo la relazione sugli interventi di somma urgenza già effettuati o da effettuare sui territori colpiti dal disastro. Un conto da 110 milioni dei quali finora ne sono arrivati soltanto 5. Soldi che hanno anticipato o stanno anticipando Regione e Comuni, che contano di riaverli entro gennaio. Chiusa la fase delle urgenze, sempre a gennaio si aprirà quella dei primi soccorsi, che ancora non sono ristori veri e propri. Si tratta di primi contributi (5mila euro alle famiglie e 20mila alle aziende) per chi ha subito danni rilenvanti dall’alluvione, in totale, secondo una rilevazione dell’Irpet, 40mila soggetti tra famiglie e imprese. Per ottenere questi soldi, la speranza della Regione è avere in tempi relativamente rapidi qualche centinaio di milioni, c’è bisogno di una seconda relazione che il governatore, in veste di commissario, può inviare entro tre mesi dall’11 novembre, ovvero l’11 febbraio. Terminata anche questa seconda fase, si partirà con quella dei ristori veri e propri, cioè i risarcimenti commisurati ai danni certificati (o almeno ad una parte di questi). La stima complessiva delle risorse necessarie è di oltre 2 miliardi e la speranza è di poter attingere ai fondi del Pnrr. In questo senso la partita che il governo sta giocando in Europa per l’Emilia Romagna può risultare decisiva.

Secondo la relazione Irpet sui danni in Toscana, a Prato sono state colpite 3725 aziende e 10.145 abitazioni. Non solo, in rapporto all’estensione della superficie, la nostra provincia è stata quella più colpita.