Compleanno alle Poste. Festa per due centenari

Una mattinata speciale all’ufficio di via Roma a San Quirico per i due ‘nonni’. Luisa e Ugo hanno condiviso i ricordi degli anni della guerra e del lavoro tra i telai.

Compleanno alle Poste. Festa per due centenari

Luisa Storai e Ugo Giaconi festeggiati all’ufficio postale di via Roma

La Val di Bisenzio si può annoverare tra i luoghi dove è nascosto l’elisir di lunga vita, visto che in questo autunno ben due dei suoi abitanti spengono cento candeline: Luisa Storai e Ugo Giaconi. A celebrarli sono stati ieri i dipendenti dell’ufficio postale di via Roma, a San Quirico, ufficio postale a cui negli anni i due ‘nonni’ hanno fatto riferimento. Perché le Poste, in un paese, diventano luogo di scambio, di socialità, di amicizia anche.

Ad attendere i due centenari, all’ingresso della sede, c’era la direttrice Viola Baggiani e tutto il personale, che hanno voluto dedicare loro una torta speciale, ascoltando i ricordi di una vita lunga un secolo. Una mattinata densa d’emozione per Luisa e Ugo, i superfesteggiati, ma anche per tutti colori che hanno ascoltato i loro aneddoti, i loro ricordi. Capovolgere la clessidra e leggere anni e giorni, condividerli, diventa un modo per affidare storie, per tramandare memorie. Diventa una ricchezza.

Quella di Luisa è una storia particolare, una storia di migrazione come ce n’erano tante nel nostro territorio un secolo fa. Nata a Parigi nel 1924, tornò molto piccola in Val di Bisenzio, a Montepiano, dove ha trascorso l’infanzia. Riavvolge il filo dei ricordi, Luisa: "Da piccola con la nonna ero felice, a piedi scalzi correvo come il vento – dice – Ho fatto la prima comunione alla Badia e poi, durante la guerra ho vissuto nei boschi e sofferto la fame, mangiavamo anche le foglie tenere degli alberi".

Più avventurosa la storia di Ugo: da giovanissimo, negli anni della guerra, è stato soldato e partigiano. Richiamato alle armi diciottenne, fuggì quasi subito appena dichiarato l’armistizio, per unirsi per poco tempo alla Brigata Partigiana Buricchi. Successivamente ha lavorato a Prato in filatura per tutta la vita, "alle filandre" come dice lui, ha curato l’orto, ha coltivato la sua passione per la pesca e allevato conigli ed è stato consigliere del circolo di Sant’Ippolito e giocatore di carte, una passione che non ha messo da parte: ancora oggi sfida a briscola e scopa amici e parenti.

Le storie dei due clienti centenari hanno attraversato anche le vite di molte persone nella Val di Bisenzio, come sottolinea la direttrice Viola Baggiani: "Il senso di comunità e la vicinanza ai cittadini, soprattutto in un piccolo centro come il nostro, passa anche da questi legami speciali, fondati sulla gentilezza e sull’atmosfera familiare che riusciamo a creare".