SILVIA BINI
Cronaca

In duemila per otto posti di lavoro, candidati da tutta Italia per 1.200 euro al mese

Il maxi concorso per otto posti da istruttore amministrativo a Prato. Le opportunità nella pubblica amministrazione non sono finite: nel 2025 altri due bandi per 13 agenti, 2 ispettori e 56 collaboratori scolastici

La carica dei duemila per il posto a Prato (Foto Attalmi)

La carica dei duemila per il posto a Prato (Foto Attalmi)

Prato, 27 novembre 2024 – Arrivano da tutta Italia, uomini, donne, giovani e meno giovani. Occupati e non. In cerca dell’occasione e in cerca della stabilità: sono la carica dei duemila che in due giorni saranno selezionati dall’amministrazione di Prato per otto posti da istruttore amministrativo a tempo indeterminato. C’è fame di lavoro a giudicare dalla folla. che tra ieri e oggi. ha invaso il palazzetto dello sport di Maliseti trasformato per l’occasione in sede d’esame. Ma soprattutto, sentendo anche le storie di chi si è candidato, c’è fame di un lavoro sicuro. Il posto fisso e il posto fisso in Comune attira sempre. In ogni epoca. Del resto anche Checco Zalone ne ha fatto un film di successo. Senza cadere negli eccessi, avere la sicurezza di uno stipendio oggi giorno è qualcosa che contribuisce a dare la stabilità perduta dopo anni di difficoltà economiche accentuate dal Covid che ha messo in crisi più di un’attività e imposto una riflessione sulla precarietà di tante occupazioni.

Gli aspiranti dipendenti pubblici si sono preparati studiando diritto amministrativo e cultura generale sfruttando anche le opportunità offerte da internet svolgendo simulazioni e test online: il quizzone da 50 domande a risposta multipla si è svolto ieri e si svolgerà anche oggi, con quattro sedute da circa 500 aspiranti dipendenti comunali, per via telematica. Tra i requisiti era necessario il diploma, le domande erano di vario genere: su documento di programmazione, contabilità, stesura atti, domande di informatica, di lingua inglese oltre a cinque quesiti situazionali. I risultati daranno origine ad una graduatoria dalla quale verranno attinti i primi otto istruttori amministrativi. Posto a tempo indeterminato, di categoria C con uno stipendio mensile di circa 1200 euro ai quali si aggiunge la tredicesima mensilità.

I neo assunti andranno a svolgere attività di segreteria, negli uffici come ad esempio l’anagrafe, si tratta insomma di un lavoro da impiegato che a quanto pare piace a molti.

Su otto posti messi a disposizione due saranno riservati ai volontari in ferma breve e prefissata delle forze armate congedati senza demerito e due agli operatori volontari che hanno svolto il servizio civile, ovviamente se presenti nella futura graduatoria. Per questo fine 2024 è prevista inoltre l’assunzione anche di 6 funzionari amministrativi e di altrettanti funzionari tecnici. Metà di queste saranno progressioni verticali, quindi si tratta di scatti di carriera (dall’area Istruttori all’area Funzionari) per valorizzare l’esperienza e la professionalità delle risorse umane interne; per l’altra metà saranno banditi concorsi. In questo caso i requisiti richiesti saranno di un livello superiore perché sarà necessaria la laurea.

Sul fonte del lavoro in Comune le opportunità non si esauriscono: nel 2025 arriveranno altri due bandi a dare fiato all’economia.

Molto probabilmente l’amministrazione pubblicherà altri due concorsi - non si appoggerà a graduatorie già esistenti - per l’assunzione di 13 agenti e 2 ispettori di polizia municipale, nonché di 56 collaboratori scolastici (saranno inquadrati in categoria B posizione economica 1).

Per avere un’idea della pianta organica nel 2013 il Comune aveva 1000 dipendenti, di cui 19 dirigenti. Oggi la pianta organica è formata da 958 dipendenti e 13 dirigenti: ma in 11 anni i residenti sono aumentati e anche la città è più complessa da gestire tanto da rendere necessari nuovi contratti.

L’imperativo della giunta guidata dalla sindaca Ilaria Bugetti che ha approvato a metà novembre la delibera sul Piano di fabbisogno del personale è fare in fretta perché sembra probabile un blocco del turn over dei dipendenti pubblici, che potrebbe mettere un freno al potenziamento degli uffici. Un bel problema per gli enti locali che sono sempre in prima linea rispetto alle esigenze e alle difficoltà delle famiglie e delle imprese.