REDAZIONE PRATO

Condannato per stalking. Ossessionato dalla ex perseguita la suocera

Insulti, raffica di chiamate e messaggi (anche 140 al giorno) e dispetti come silicone e terra nella serratura della porta. Condannato a un anno e mezzo .

Il 28enne ha dato il tormento alla mamma dell’ex compagna (foto d’archivio)

Il 28enne ha dato il tormento alla mamma dell’ex compagna (foto d’archivio)

Una raffica di minacce, insulti, danneggiamenti e oltre 2.500 tra telefonate e messaggi intimidatori inviati in meno di venti giorni: una media di 140 contatti al giorno. È questo il quadro accusatorio che ha portato alla condanna di un 28enne di origine albanese per atti persecutori nei confronti dell’ex suocera. L’uomo, difeso dall’avvocato Michele Nigro, è stato giudicato colpevole con rito abbreviato dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Prato, che gli ha inflitto una pena di un anno e sei mesi di reclusione. Disposto anche il pagamento di una provvisionale alla parte civile, rappresentata dall’avvocato Alessandra Artese.

I fatti risalgono alla primavera e all’estate dello scorso anno. Nonostante fosse già coinvolto in un procedimento per maltrattamenti verso l’ex compagna e fosse soggetto al divieto di avvicinamento, l’uomo ha iniziato una vera e propria campagna di persecuzione nei confronti della madre della donna, nel tentativo di scoprire il nuovo domicilio della sua ex.

Le indagini hanno fatto emergere una lunga serie di episodi inquietanti: minacce di morte, intimidazioni verbali, promesse di vendetta, minacce di incendiare la casa, danneggiamenti al portone, la minaccia di danneggiare l’auto della donna e anche quelle dei suoi colleghi di lavoro. Un incubo che sembrava non finire. Nella primavera dello scorso anno, ad esempio, più volte nei mesi di marzo e aprile il 28enne si era recato a casa della madre della sua ex compagna e al rifiuto della donna di farlo entrare in casa aveva dato sfogo a tutta la sua rabbia prendendo a pugni la cassetta della posta condominiale e anche quella privata della donna, rovesciando anche il contenuto della spazzatura davanti all’abitazione. Una volta è arrivato anche a mettere il silicone nella serratura della porta di casa. Un’altra volta le ha messo invece della terra.

Durante un incontro che doveva servire a chiarire la situazione, l’uomo avrebbe nuovamente aggredito verbalmente la donna che non cedeva alla richiesta di rivelare l’indirizzo della figlia. Offese e minacce, tanto che anche una vicina è dovuta intervenire in suo aiuto ma anche lei è finita nel vortice della furia dell’uomo. Un’escalation di comportamenti che ha generato nella vittima uno stato di profonda ansia e paura per la propria incolumità.

In questi giorni la condanna per il 28enne. Resta aperto anche il procedimento legato ai maltrattamenti contro l’ex compagna.

m. c.