Monica Bianconi
Cronaca

Condominio per padri separati addio. A Grignano solo le fondamenta, la Regione annulla il finanziamento

L’assessore Malucchi: “Rivedremo il progetto in base a stato del luogo, risorse disponibili, dialogo coi cittadini”. La ditta appaltatrice aveva abbandonato il cantiere. Dopo dieci anni in fumo contributi pubblici e intervento

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Sandro Malucchi

Prato, 19 agosto 2024 – “Non potremo che riconsiderare, insieme all’assessore ai lavori pubblici, una ridefinizione delle finalità dell’intervento che dovrà tenere conto dello stato del luogo, delle risorse disponibili e del dialogo con i cittadini del quartiere”. Sono queste le parole di Sandro Malucchi, assessore alle politiche sociali e dell’immigrazione, a proposito del condominio per padri separati che sarebbe dovuto nascere in via Meoni angolo via Salviati a Grignano. Un destino quindi ancora incerto per un’area che dopo tre anni dal nostro sopralluogo, è ancora transennata: intorno alle fondamenta l’erba ha raggiunto ormai i due metri. Insomma è un cantiere lasciato a se stesso che stona con il bel giardino “Alda Merini” realizzato nei pressi della struttura con tanto di attrezzi ginnici.

E pensare che i soldi c’erano dal momento che il Comune si era accaparrato una parte degli 810mila euro messi a disposizione, con un bando del 2012 della Regione proprio per la costruzione di appartamenti dedicati a padri separati in difficoltà economiche. L’idea era realizzare cinque appartamenti di 45 metri quadri con area giochi, giardini e centro civico aperto a tutti i residenti dell’area. Nel 2021, l’allora assessore ai lavori pubblici Valerio Barberis spiegò che per il via libera all’utilizzo del terreno di Grignano sarebbe mancato il cambio di destinazione d’uso, poiché il terreno era adibito a servizi scolastici. Cambio di destinazione eseguito, ma la situazione è rimasta la stessa. Tre anni fa, sempre l’assessore ai lavori pubblici Barberis, aveva dichiarato che che la ditta che aveva vinto la gara per il ptprogetto aveva rescisso il contratto ed Epp era tornata in possesso dell’area. Nel frattempo Epp ha ricalcolato il quadro tecnico economico per capire, prima di ripartire con i lavori, quanto avrebbero inciso gli aumenti dei costi.

La Regione nello stesso tempo ha effettuato una ricognizione di tutti i lavori in corso, annullando i finanziamenti per quelli che erano andati fuori dai parametri e che non erano troppo avanti con i lavori, come quello di Grignano. La stessa Regione, in considerazione dell’aumento dei costi e del fatto che i lavori fossero ancora a uno stadio iniziale ha deciso di richiedere ad Epp la parte di finanziamento data, come ha fatto in tutte le province con l’idea di ridistribuire le risorse per altri progetti. E così l’area è tornata all Comune. “L’intervento di via Meoni – spiega la presidente di Epp Marzia de Marzi – è stato bloccato a causa dell’impresa che ha abbandonato il cantiere, noi abbiamo agito legalmente e abbiamo vinto, ricevendo anche i danni. Siamo dispiaciuti che non sia stato possibile realizzare il progetto, che a questo punto non ha più la sostenibilità economica necessaria”. La cosa certa, a questo punto, è che il condominio per padri separati non si farà.