Condominio padri separati. Il progetto naufragato. Soldi: "Andavano valutate soluzioni alternative"

Il consigliere (lista Gianni Cenni sindaco) annuncia un’interrogazione. Le complicazioni nate quando la ditta ha abbandonato il cantiere . "Piano meritevole, andava completato cercando anche altre risorse".

Condominio padri separati. Il progetto  naufragato. Soldi: "Andavano valutate soluzioni alternative"

Leonardo Soldi, capogruppo della lista civica ‘Gianni Cenni Sindaco’

Su quello che doveva essere un condominio per padri separati e che oggi, come riportato da La Nazione, non è che un progetto irrealizzato, interviene Leonardo Soldi, capogruppo della lista civica ‘Gianni Cenni Sindaco’ annunciando anche un’interrogazione a Sandro Malucchi, assessore alle politiche sociali e all’immigrazione. "Alla luce delle notizie emerse oggi sullo stato di abbandono del progetto per la realizzazione di un condominio destinato ai padri separati in via Meoni, ritengo doveroso intervenire per chiarire alcuni aspetti cruciali. Questo progetto, inizialmente finanziato con fondi regionali e volto a dare un aiuto concreto a padri in difficoltà economica, è stato purtroppo compromesso da problemi legati agli appalti e alla successiva rescissione del contratto con la ditta appaltatrice. Tuttavia, ciò non può giustificare l’abbandono di un’iniziativa così importante".

I soldi per il progetto c’erano, infatti. Ricordiamo che il Comune si era accaparrato una parte degli 810mila euro messi a disposizione, con un bando del 2012 della Regione proprio per la costruzione di appartamenti dedicati a padri separati in difficoltà economiche. L’idea era realizzare cinque appartamenti di 45 metri quadri con area giochi, giardini e centro civico aperto a tutti i residenti dell’area. E poi? Tre anni fa la ditta che aveva vinto la gara per il progetto aveva rescisso il contratto, come aveva spiegato l’allora assessore ai lavori pubblici Barberis, ed Epp era tornata in possesso dell’area. Nel frattempo Epp ha ricalcolato il quadro tecnico economico per capire, prima di ripartire con i lavori, quanto avrebbero inciso gli aumenti dei costi. La Regione nello stesso tempo ha effettuato una ricognizione di tutti i lavori in corso, annullando i finanziamenti per quelli che erano andati fuori dai parametri e che non erano troppo avanti con i lavori. Come appunto il progetto di Grignano.

"Desidero riconoscere a Epp, Edilizia Pubblica Pratese, l’impegno dimostrato nel cercare di salvare quest’opera nonostante le difficoltà iniziali dovute alla rescissione del contratto da parte dell’azienda incaricata – continua Soldi – Nell’interrogazione che presenterò, chiederò in modo specifico perché il Comune di Prato non abbia valutato l’utilizzo di risorse aggiuntive per completare un progetto che, nonostante le difficoltà, meritava di essere portato a termine. Mi domando anche perché, una volta constatata l’insufficienza dei fondi iniziali dovuta ai cambiamenti nei costi e nelle condizioni, non si sia cercato di ottenere ulteriori risorse dalla Regione Toscana o di individuare altre vie per garantire la realizzazione del progetto. È evidente che il progetto per le case dei padri separati rappresentava un’opportunità importante per il nostro territorio, e non possiamo accettare che il cantiere resti abbandonato e che si perda del tutto la possibilità di realizzare un’opera che avrebbe potuto fare la differenza per molti padri in difficoltà. Perché non si sono esplorate altre soluzioni economiche e tecniche per portare a termine questa iniziativa?".