REDAZIONE PRATO

Confesercenti: "Subito i ristori per il lockdown"

A Prato la chiusura dei negozi dura solo nove ore. La sindaca Bugetti: "La sicurezza avanti a tutto".

La sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, nella sala della Protezione civile durante le fasi dell’emergenza

La sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, nella sala della Protezione civile durante le fasi dell’emergenza

Il mini-lockdown vissuto da Prato venerdì, in piena allerta rossa, ha fatto battere i pugni a Confesercenti: "Ristori, subito". Riavvolgiamo il nastro: la sindaca Ilaria Bugetti venerdì, poco dopo mezzogiorno, di fronte a un’allerta passata da arancione a rossa, ha scelto la massima prudenza firmando l’ordinanza per la chiusura di centri commerciali, negozi e attività produttive. Scelta diversa nella vicina Firenze, ad esempio, dove l’allerta era dello stesso colore ma i negozi, i locali e i ristoranti erano aperti. Sicuramente, sulla scelta della sindaca pratese, ha pesato l’incubo, ancora freschissimo dell’alluvione del novembre 2023, dove l’acqua ha inghiottito cose e purtroppo anche vite.

Ricordiamo che la Procura ha indagato 15 persone: due sindaci (l’ex primo cittadino di Prato Matteo Biffoni e quello di Montemurlo Simone Calamai), assessori, tecnici e dirigenti del Consorzio di Bonifica, del Genio civile e di Autostrade per l’Italia. E le accuse contestate sono omicidio colposo e disastro.

"Non va lasciato niente al caso quando si tratta della sicurezza delle persone", ha detto Bugetti motivando la scelta di firmare l’ordinanza di lockdown. Che è durato un giorno, a stare larghi: dalle 12,15 alle 24 di venerdì. Ieri la richiesta di Confesercenti che parla di "un danno economico significativo per le attività commerciali già provate da un contesto difficile". E che chiede una forma di compensazione: "È fondamentale che il Comune e la Regione prevedano misure di sostegno concrete per compensare le perdite subite come l’attivazione di ristori economici a copertura del mancato incasso della giornata di chiusura, la riduzione della Tari per le attività che non hanno potuto operare e la possibilità di accesso a eventuali fondi regionali o nazionali per le emergenze".

"Comprendiamo la necessità di garantire la sicurezza pubblica, ma per situazioni del genere dove il contesto impone la chiusura di tutto il mondo produttivo, le imprese non possono essere lasciate sole". La sindaca rispedisce, per ora, la richiesta al mittente: ci sono ancora famiglie evacuate (a Prato sono due, ndr), non è questo il momento di avanzare richieste. "È importante avere tutti un atteggiamento di consapevolezza e solidarietà con le famiglie che ancora sono in difficoltà. Per un amministratore è questo il primo pensiero. Ci sarà modo e tempo per valutare le richieste dell’associazione di categoria – dice Bugetti – ma non certo oggi (ieri, ndr) con l’allerta rossa ancora in corso e tanti interventi sul territorio da portare avanti. Credo sia doverosa una collaborazione da parte di tutti".

Maristella Carbonin