"Fa male sentire il grido di dolore degli studenti del Buzzi che protestano per rivendicare il sacrosanto diritto di frequentare una scuola in condizioni decenti". Confindustria Toscana Nord interviene sul caso del Buzzi, la scuola per eccellenza simbolo della formazione per il distretto. Nei giorni scorsi il dirigente Alessandro Marinelli, ha informato anche il provveditorato delle condizioni in cui versa l’istituto di viale della Repubblica, sollecitando un intervento urgente: c’è bisogno di manutenzione. Il prima possibile. Infiltrazioni, la scala esterna ormai chiusa da quattro anni, cedimenti strutturali che stanno mettendo a rischio la didattica e le attrezzature presenti all’interno della scuola. "Nessuna scuola dovrebbe combattere con le perdite dal tetto, i riscaldamenti malfunzionanti, l’acqua che esce marrone dai rubinetti. E non si tratta, almeno per alcuni di questi problemi, di novità, ma di un degrado che va avanti e degenera da anni – affermano da Confindustria – Bisogna che ci sia una presa di coscienza e un reale impegno da parte di tutti i soggetti in gioco: in particolare, da un lato gli enti locali che dell’immobile sono proprietario e responsabile della manutenzione, dall’altro le autorità scolastiche dalle quali ci si aspetta la massima vigilanza e attenzione sul tema, ma soprattutto la messa in campo di tutto ciò che è loro possibile dal punto di vista giuridico-amministrativo". Sul Buzzi arriva la voce anche della deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, e di Lorenzo Santi, consigliere in Provincia, a margine di una visita all’istituto scolastico: "La manutenzione è indispensabile, Comune e Provincia chiariscano competenze e intervengano. La proprietà è rimasta del Comune, la gestione per legge è passata alla Provincia, ma non è mai stato dato seguito. In merito stata presentata un’interrogazione in Provincia sottoscritta da tutto il centrodestra".
CronacaConfindustria in campo per il Buzzi: "Un’eccellenza, merita attenzione"