Contratto tessile-abbigliamento: "Il patto è investimento per il futuro. Anche se prevede esborsi onerosi"

Sarti, coordinatore dei produttori di tessuti di Confindustria Toscana Nord, esprime soddisfazione per l’accordo nazionale per i prossimi 4 anni. "Equilibrato compromesso fra sindacato e parte industriale".

Contratto tessile-abbigliamento: "Il patto è investimento per il futuro. Anche se prevede esborsi onerosi"

Il rinnovo del contratto nazionale per il tessile-abbigliamento adesso dovrà passare al vaglio delle assemblee dei lavoratori

Il nuovo contratto nazionale del tessile-abbigliamento appena siglato a Milano, da una parte dà una spinta di fiducia e dall’altra rappresenta un investimento per il futuro. Un patto con doppia valenza per Maurizio Sarti, componente la Delegazione ristretta della Commissione per le relazioni industriali di Smi e coordinatore del gruppo Produttori di tessuti della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord, con una "soddisfazione per la sottoscrizione autentica e sentita". Secondo le stime, il contratto sarà applicato da un migliaio di imprese per un totale di 10.000-12.000 lavoratori nel distretto. "Incrementare le retribuzioni, introdurre nuovi strumenti di welfare, accogliere elementi di flessibilità per favorire la conciliazione vita-lavoro – dice Sarti – : questi capisaldi sono per le imprese oneri significativi in un momento in cui sono molte le richieste di cassa integrazione e la crisi attuale è crisi di mercato". Per Ctn "aver concentrato su dicembre 2024 la prima tranche degli aumenti, associata ai primi 200 euro di welfare, significa che dalle aziende uscirà, solo a seguito del rinnovo, una somma fra i 5 e i 6 milioni di euro, un esborso impegnativo". Il patto, secondo Sarti, "è un equilibrato compromesso fra le posizioni del sindacato e della parte industriale ma soprattutto è un atto di fiducia e un investimento nel futuro. Il contratto contiene elementi coerenti con una visione moderna e innovativa delle relazioni industriali. Fra queste, il riconoscimento della pari dignità, il trattamento normativo omogeneo dagli operai agli intermedi e agli impiegati". Sarti ripete che "le risorse umane sono il patrimonio più importante per le aziende: lo abbiamo dimostrato concretamente firmando un contratto qualificante ma anche oneroso". E ricorda tra le novità, l’agevolazione della trasformazione temporanea del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale per i genitori con figli fino a 3 anni di età e il potenziamento della banca ore straordinarie. "Al centro ci sono le esigenze delle persone – conclude – Un modo anche per attrarre giovani".