REDAZIONE PRATO

Coronavirus, muore a 57 anni. Choc a Montemurlo

Angelo Grazzini era figlio dell'ex assessore di Montemurlo Alessandro

Angelo Grazzini

Prato, 20 marzo 2020 - «È scioccante ed ancora stentiamo a crederci.Stamani, 20 marzo, in seguito all’aggravarsi del quadro clinico, dopo il ricovero in terapia intensiva per Covid19, il nostro compagno Angelo Grazzini è deceduto». Con queste parole piene di dolore e sbigottimento i compagni di Si Toscana a sinistra Comitato di Prato hanno dato l’annuncio della morte prematura di Grazzini, 57 anni di Montemurlo e padre di tre figli, che si è spento all’ospedale Santo Stefano.

Era figlio dell’ex assessore di Montemurlo Alessandro Grazzini, scomparso nel 2015. Angelo Grazzini si è sentito male la settimana scorsa dopo che aveva fatto un’ultima riunione ai primi di marzo con il Comitato pratese. Era rientrato dalle Marche anni fa per motivi familiari e si era sposato in seconde nozze nel 2018. Accudiva con grande amore la mamma inferma, anche lei ricoverata in ospedale ed era una persona molto attiva sia nel Comitato che al circolo Arci Tamare Meucci.

Appassionato di scacchi e giochi enigmatici, ha tenuto delle lezioni gratuite al dopo scuola per gli studenti delle medie di Montemurlo. Era andato in pensione da pochi mesi, a gennaio scorso e già aveva molti progetti in ambito sociale.

A dare la notizia è stato il sindaco Simone Calamai che ha appreso la notizia dalle autorità sanitarie con profondo rammarico: « È un momento tristissimo. Sapere che Angelo non c’è più rappresenta per me un grande dispiacere e mi voglio stringere con il pensiero in segno di cordoglio alla sua famiglia, alla moglie, ai figli, al fratello, alla mamma. Conoscevo personalmente Angelo, una persona con grandi valori morali, sempre attento al prossimo e pronto alla discussione e al confronto. Una persona attiva, intelligente, partecipe della vita della comunità, appassionato di politica. La sua scomparsa ci addolora profondamente ma ci deve anche far capire, con ancor più forza, quanto sia grave questa epidemia, quanto sia necessario stare a casa per bloccare il contagio ».

Sara Bessi