Corsa contro il tempo per salvare "La Nara"

L'ordine del giorno per salvare il centro antiviolenza La Nara divide il consiglio comunale, ma alla fine viene approvato all'unanimità. La questione burocratica mette a rischio il futuro del centro, coinvolgendo sia maggioranza che opposizione.

L’allarme rimbomba sui banchi del consiglio comunale, fa discutere maggioranza e opposizione per la modalità su come quel segnale di Sos viene fatto suonare ma alla fine l’ordine del giorno passa all’unanimità. Tema delicato, bipartisan. A un mese esatto dalla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il destino del centro antiviolenza La Nara è in bilico per una mera questione burocratica: è corsa contro il tempo - undici mesi - per salvarlo. La nuova intesa Stato-Regioni impone requisiti tecnico-economici diversi dal passato: secondo queste nuove regole, le attività del centro antiviolenza devono essere preponderanti nel bilancio dell’ente. Un problema per il centro La Nara (e non solo) che da sempre opera all’interno della cooperativa Alice impegnata su molti altri settori del sociale. Al momento l’attività è salva grazie alla proroga concessa dalla ministra Roccella fino al settembre 2025 ma il nodo resta. L’ordine del giorno dei gruppi di maggioranza fa storcere il naso alla capogruppo di Forza Italia Rita Pieri per le modalità con cui è stato presentato senza il coinvolgimento dell’opposizione su un tema così trasversale, senza colore politico. "Un problema già noto dal 2022 rispetto al quale avrei auspicato un’attenzione unitaria con un ordine del giorno condiviso e sottoscritto da tutti i gruppi. Anche perché - osserva Pieri - la preoccupazione è che, uscendo dal bilancio unico della cooperativa Alice, non venga riconosciuta a La Nara l’anzianità sul territorio, i suoi 28 anni di storia". Intanto l’assessora alle pari opportunità Maria Logli ha già fatto presente la situazione alla collega in Regione Alessandra Nardini anche se bisognerà intervenire su più livelli istituzionali, compreso il pressing sui parlamentari. Questione ben nota alla sindaca Bugetti che l’aveva posta in campagna elettorale. Ieri la promotrice dell’ordine del giorno approvato da tutto il consiglio con 31 voti favorevoli è stata la consigliera dem Martina Cacciato. "Questo testo salvaguarda un percorso di tutela per le donne, 5.000 quelle seguite da La Nara – dice l’assessora Maria Logli - oltre a proseguire il confronto con la Regione".

Maria Lardara