Se le singole voci di protesta non si sentono allora è necessario unirle. parte da qui l’idea di un gruppo di genitori di studenti del polo di via Reggiana stanchi dei continui ritardi degli autobus e delle corse saltate. Proteste singole avrebbero avuto poca risonanza, e così hanno pensato bene di creare un questionario distribuirlo tra i ragazzi che si muovono a bordo dei mezzi pubblici e raccogliere quante più informazioni possibile nell’ottica non tanto di fare polemica quanto di comunicare cosa non va. E così è stato.
I ragazzi hanno compilato i moduli che sono stati raccolti e consegnati al dirigente del Gramsci-Keynes, una delle scuole superiori che forma il polo di via Reggiana. Il dirigente Stefano pollini, prima della pausa natalizia si è fatto da tramite con la Provincia e con Autolinee Toscane al quale sono state consegnate le segnalazioni delle famiglie.
Ieri il primo test con il rientro sui banchi: i prossimi giorni saranno un banco di prova per l’azienda di trasporti.
"Ho consegnato i questionari prima delle vacanze di Natale - spiega il dirigente del Gramsci-Keynes Stefano Pollini -. La maggior parte dei problemi sono relativi alle corse provenienti e verso Vaiano, Vernio, Poggio a Caiano e anche Galciana. Problemi segnalati anche per il pomeriggio, molti ragazzi del polo escono il pomeriggio perché hanno corsi e laboratori e riscontrano difficoltà per tornare a casa. Molte segnalazioni sono arrivate anche relativamente alla capienza dei bus, spesso stracarichi tanto da non fermarsi. L’intento del questionario organizzato dalla famiglie è quello di segnalare in modo preciso le problematiche e quindi dare la possibilità alla azienda di operare correttivi".
Problemi gemelli anche al Datini, la scuola alberghiera che ha sede nel polo di via reggiana: "Prima della pausa di Natale le famiglie segnalavano problemi per corse saltate e anche per la mancanza di bus all’ora di uscita, - spiega la dirigente Francesca Zannoni - alle 14 infatti c’è una concomitanza con più istituti e quindi il numero dei ragazzi che esce in contemporanea è alto".
Silvia Bini