REDAZIONE PRATO

Corteggio, nuova pelle. Accanto ai figuranti le comunità straniere: "Specchio della città"

La manifestazione sarà esempio di integrazione su invito della Diocesi. Tributo alle donne nella prima edizione della sindaca Bugetti: "Per me. è un abbraccio alla città. Una grande emozione viverla in prima persona".

Una figurante mentre sfila durante le passate edizioni (foto Attalmi)

Una figurante mentre sfila durante le passate edizioni (foto Attalmi)

Quattrocentocinquanta figuranti e quindici coppie a rappresentare altrettanti Paesi. Il Corteggio storico dopo 57 anni, cambia pelle e si apre alle comunità straniere presenti in città. L’invito a compire il passo che in un certo senso segna un traguardo storico per la città, è arrivato direttamente dal vescovo Nerbini che, come aveva anticipato in un’intervista di febbraio a La Nazione a seguito dell’accoltellamento avvenuto in piazza Duomo, ha chiesto all’amministrazione di allargare la manifestazione e farne un simbolo di integrazione. E così accanto a damigelle e cavalieri, armature e sbandieratori ci saranno anche coppie in rappresentanza delle comunità straniere presenti in città vestite con il loro abiti tipici. Cinesi, nigeriani, albanesi, quindici i Paesi che saranno rappresentati. È la Diocesi che si sta occupando dell’organizzazione e della scelta dei partecipanti.

Del resto la città si evolve e con lei le sue tradizioni: "Il Corteggio storico rappresenta una tradizione che si rinnova nel segno dei tempi, rispecchiando l’evoluzione della città e della società - dice la sindaca Ilaria Bugetti -. Per questo il Comune ha accolto con entusiasmo la proposta avanzata dal vescovo Giovanni Nerbini di far sfilare per la prima volta alcune rappresentanze delle comunità straniere presenti sul territorio, vestite con i loro abiti tipici".

Non è l’unica novità che i pratesi conosceranno l’8 settembre: quest’anno sarà un’edizione in rosa, anche nel segno del rinnovamento che vede alla guida del Comune per la prima volta nella storia della città un sindaco donna. Sarà quindi un Corteggio storico declinato al femminile quello del 2024, con la partecipazione di gruppi di artiste e il gioco di luci e proiezioni sulla facciata del Duomo dedicato alle donne che hanno fatto la storia. Ad un mese dall’8 settembre, è stata presentata in Palazzo comunale dalla sindaca Ilaria Bugetti e dal cerimoniere Ivan Marzocco la 57esima edizione del Corteggio storico, la principale manifestazione civile e religiosa del calendario pratese.

Una tradizione, ripresa dall’amministrazione comunale di Prato nel Dopoguerra, che affonda però le radici fino a otto secoli fa, nata intorno alla preziosa reliquia della Sacra Cintola della Madonna, custodita nella cattedrale di Santo Stefano, che veniva mostrata ai fedeli l’8 settembre, giorno della Natività della Madonna dal Pulpito di Donatello. Ed è quindi un doppio omaggio quello del Comune, alla figura di Maria e al ruolo delle donne come pilastri della società.

"Per me sarà un’edizione speciale perché sarà la prima da sindaca - aggiunge Bugetti -. Sfilare per le vie del centro con il Gonfalone, insieme al Corteggio e con indosso la fascia tricolore, sarà come abbracciare tutta la città. Sento già fortissimi l’emozione e l’orgoglio di poter rappresentare Prato nella sua giornata più amata e attesa. Mi fa anche piacere sapere che questa edizione tributerà un omaggio al mondo femminile. Come prima sindaca donna della storia di Prato è un bell’inizio".

Silvia Bini