Seano (Prato), 13 ottobre 2024 – Lavoratori e sindacalisti, ma anche normali cittadini e qualche rappresentante delle istituzioni per dire no allo sfruttamento e, soprattutto, alle violenze. Circa mille persone hanno sfilato per le vie di Seano dopo l’aggressione avvenuta nei giorni scorsi ad un gruppetto di lavoratori e sindacalisti che stavano scioperando davanti ai cancelli dell’azienda di pelletteria “Lin Weidong”. Uomini armati di mazze li hanno sorpresi e pestati davanti al picchetto che avevano istituito.
Ad aprire il corteo di oggi, 13 ottobre, c’era un grande striscione sorretto dagli operai pakistani impiegati nelle ditte della zona con la scritta 'Giù le mani da chi sciopera' e 'stop mafie e sfruttamento', per rivendicare il diritto a lavorare otto ore al giorno per cinque giorni alla settimana, invece di turni quotidiani da 12 ore senza ferie e malattia.
La manifestazione, organizzata dal sindacato Sudd Cobas, si è snodata tra le vie della zona industriale di Seano, dove lavorano, anche la domenica, molte aziende del più grande distretto del fast fashion pratese, il più grande d'Europa nel settore dell'abbigliamento. A sfilare tanti lavoratori, molti quelli stranieri, ma anche semplici cittadini.
Al corteo ha partecipato la Cgil della Toscana, nonostante qualche tensione con l'organizzazione territoriale pratese riguardo all'adesione. C’erano poi la Regione Toscana con il presidente Eugenio Giani e l'assessore all'ambiente Monia Monni, l'amministrazione comunale di Prato con l'assessora alla contemporaneità Maria Logli, oltre al Pd e ad una nutrita delegazione del Movimento cinque stelle pratese. Con loro anche gli operai dell'ex stabilimento Gkn di Campi Bisenzio.