Alimenti, cosmetici e integratori non tracciati finiscono nel giro di controlli del Nas, il nucleo antisofisticazioni e sanità dei carabieri di Firenze che nei giorni scorsi ha effettuato una serie di verifiche in numerose attività finalizzati ad accertare sia il rispetto delle norme igienico-sanitarie che la provenienza degli alimenti posti in vendita. Ad essere controllati sono stati un supermercato, in un’erboristeria ed in una rivendita di integratori, tutte attività gestite da cittadini cinesi.
In particolare, al termine dell’ispezione sono stati sequestrati circa 20 chilogrammi, tra carne e pesce, alcune confezioni di integratori alimentari, cosmetici, bevande e confezioni di alimenti vari, tutti privi di tracciabilità e, dunque, di provenienza sconosciuta. E’ stato interessato anche il Dipartimento Prevenzione dell’Asl per l’adozione dei provvedimenti di competenza. A carico dei titolari degli esercizi interessati sono state elevate violazioni amministrative per un importo complessivo di alcune migliaia di euro.
I controlli dei Nas di Firenze effettuati insieme ai colleghi della Stazione di Prato, seguono quelli della polizia municipale che solo pochi giorni fa hanno portato al sequestro di 150 chili di pesce, trasportato in precarie condizioni igieniche, sempre nell’area del Macrolotto zero. Inoltre, la polizia municipale è stata impegnata in verifiche programmate e dirette alle attività produttive ed alle confezioni nell’area del Macrolotto Zero, gestite per la maggior parte dei casi da cinesi. Le verifiche, condotte in varie ditte, hanno portato al sequestro di 34 macchinari e sanzioni per circa 4500 euro per l’utilizzo di locali non idonei alla produzione o con destinazione diversa rispetto a quella produttiva. In un caso è stato anche accertato un abuso edilizio.
Sempre nei giorni scorsi la Guardia di finanza ha invece sequestrato più di 2 tonnellate gli alimenti, ha scoperto 50 lavoratori in nero e ha sospeso cinque ristoranti per carenze igienico-sanitarie. È il bilancio dei controlli nell’ambito dell’operazione ‘Fast food’. I controlli, condotti dai finanzieri insieme agli Ispettori per la prevenzione e sicurezza alimentare del Dipartimento Asl, hanno portato al sequestro di 2105 chili di alimenti e piatti pronti non rispondenti ai requisiti minimi di sicurezza in materia di conservazione. Nel complesso sono state elevate sanzioni per oltre 13mila euro. I controlli congiunti proseguiranno anche nei prossimi mesi.