Carmignano, 4 aprile 2020 – “L' Asl deve trovare una soluzione immediata e trasferire subito i pazienti positivi al Covid-19 in una struttura adeguata. Altrimenti a breve sarò costretto a prendere un provvedimento urgente, seppur doloroso, e emanare un'ordinanza di chiusura della Rsa di Comeana”.
Durissimo, Edoardo Prestanti, sindaco di Carmignano, sulla situazione della rsa di Comeana nella quale sono deceduti 5 anziani e alla data di ieri altri 14 risultano contagiati da Coronavirus, al pari di una quindicina di operatori. “L'evoluzione della situazione, alla luce della positività al tampone di 15 operatori, e quindi più della metà del personale, sta rendendo la situazione all'interno della Rsa di Comeana sempre più ingestibile - ha aggiunto il sindaco -. Chiediamo perciò il trasferimento immediato dei pazienti positivi, o che vengano trovate delle soluzioni, concordate con la Asl e la struttura stessa, tali da garantire la sicurezza degli ospiti, del personale e della cittadinanza”.
Da parte sua, l'Asl Toscana Centro ribatte che per la Rsa di Comeana "è stata adottata ogni misura adeguata, in accordo con le autorità locali e la Società della salute, compresa l'attivazione immediata della quarantena dell'intera struttura. È stato inoltre avviato un costante monitoraggio con il coordinatore dei medici di famiglia afferenti alla struttura, nonché un confronto quotidiano con la direzione della Rsa al fine di supportarla nella gestione delle proprie responsabilità".
La nota dell'Asl prosegue: "Sorprende molto la presa di posizione di alcuni sindaci della zona, a partire da quello di Carmignano - sottolinea l'Asl in una nota -, stante il continuo coinvolgimento sui passi assunti e sulle decisioni adottate. Si ribadisce che tutti gli ospiti della struttura che presentino malattia sono presi in carico dal Sistema sanitario regionale, con avvio di adeguata terapia medica presso la Rsa. Solo per tali soggetti ammalati, è previsto il trasferimento presso adeguata struttura sanitaria territoriale». L'azienda osserva che «pur consapevoli della complessità del momento, è necessario che tutti svolgano appieno il proprio compito. La presa in carico è prevalentemente sanitaria se c'è malattia, altrimenti è prevalentemente sociale, quindi con il coinvolgimento attivo delle Amministrazioni comunali. L'Azienda sanitaria attende che, al posto di affermazioni d'effetto, ma discutibili nell'aderenza alla verità, ci sia dedizione e spirito di sacrificio nel cercare soluzioni che non possono essere soltanto attese".