Prato, 11 luglio 2020 - Per il secondo giorno consecutivo gli unici casi positivi della Toscana arrivano da Prato. E stavolta non si tratta neppure di due anziani, come invece avviene nella stragrande maggioranza dei casi. Anzi, accanto a una donna di 45 anni di Montemurlo c’è un ragazzino di 14 anni residente a Prato.
Entrambi i nuovi positivi sarebbero asintomatici e secondo una prima valutazione svolta dai sanitari non necessitano del ricovero in ospedale, ragion per cui sia il ragazzo che la donna si trovano adesso nelle rispettive abitazioni in stato di isolamento. Con questi due nuovi casi, a Prato il numero dei contagiati dall’inizio dell’emergenza sale a 541, mentre i decessi rimangono fermi a quota 52.
In buone condizioni anche il 43enne albanese risultato positivo alcuni giorni fa al ritorno da un viaggio in patria. Fortunamante sono risultati negativi sia la moglie che i due figli. A livello regionale, oltre ai due casi pratesi, ieri si è contato un decesso: si tratta di un uomo di 73 anni residente a Firenze.
Con questa morte, sono 1.121 le vittime contate in Toscana dall’inizio dell’epidemia e 10.316 i casi di positività al coronavirus, mentre i tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 366.018. Sono complessivamente 319 le persone che si trovano in isolamento a casa con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi.
Sono invece 862 le persone, anche loro isolate, che si trovano in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 432, Nord Ovest 358, Sud Est 72). A livello regionale le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid sono 11, di cui due stabili in terapia intensiva. Le persone complessivamente guarite salgono a 8.865: 168 persone clinicamente guarite, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.697 dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.
Intanto la Regione Toscana ha deciso di stanziare oltre 31,5 milioni di euro a favore delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale quale riconoscimento economico aggiuntivo per il personale sanitario, impegnato nella gestione dell’emergenza. Gli operatori sanitari che beneficeranno del premio aggiuntivo per il lavoro svolto da marzo ad aprile sono coloro che rientrano nelle categorie del personale dipendente, a tempo indeterminato e determinato; i lavoratori interinali; i medici e i professionisti sanitari a convenzione; i medici e i professionisti con contratto libero professionale; i docenti e il personale universitario operanti in afferenza assistenziale nelle aziende ospedaliere. Sa.Be. © RIPRODUZIONE RISERVATA