LAURA NATOLI
Cronaca

Oltre cento positivi fra anziani e operatori. Ora preoccupano i contagi in quattro Rsa

Villa Niccolini, Amelia, Margherita e Cardinal Benelli sono le strutture più colpite. Paganelli: "Monitoraggio costante". Ieri 201 nuovi casi

Trasferimento di malati Covid

Prato, 17 novembre 2020 - Più di cento fra anziani e operatori delle 18 Rsa della provincia sono contagiati. E’ il bilancio che emerge dal monitoraggio effettuato nelle strutture di accoglienza anziani, i luoghi più a rischio per il diffondersi del virus. Su 18 Rsa presenti in provincia, quattro sono quelle che presentano le situazioni più preoccupanti perché lì il Covid è riuscito a infiltrarsi nonostante le rigide restrizioni adottate. Fra queste c’è Villa Niccolini di via Bologna che ha 39 ospiti e 27 operatori positivi. La rsa Villa Amelia non è messa meglio: qui ci sono 29 anziani e 7 operatori positivi al Covid. La terza struttura che conta un numero alto di contagi è la Cardinal Benelli con 16 anziani e 10 dipendenti positivi. Infine la rsa Margherita di Paperino che da settimane lotta contro il virus: sono 39 gli anziani attualmente positivi, 11 hanno avuto un tampone negativo ma sono in attesa di quello di controllo, oltre a dieci operatori che sono a casa in attesa di negativizzarsi.

Le altre strutture hanno invece situazioni migliori anche se i casi sono diffusi a macchia di leopardo in quasi tutte. Come nella rsa Casa Serena dove c’è un solo anziano positivo, già trasferito in una struttura Covid. A Comeana, finita nella bufera a marzo per l’alto numero di morti e ospiti e operatori contagiati, ora c’è solo un dipendente positivo che è a casa dal lavoro. Nella rsa della Pietà un operatore ha il Covid. A Cicignano di Montemurlo riscontrata la positività di un ospite che ora è ricoverato in ospedale. A Casa di Marta ci sono sette operatori e due ospiti positivi, quetsi ultimi spostati in una rsa Covid.

"La situazione è tenuta sotto controllo", spiega Lorena Paganelli, direttrice della Società della Salute. "E inoltre è in continuo movimento visto che i dati cambiano di ora in ora. Fra test sierologi e test rapidi settimanalmente siamo presenti in tutte le strutture. Abbiamo le squadre Girot e il medico di medicina generale che monitorano la situazione quotidianamente. D’altronde, dopo la prima ondata della pandemia, è stato fatto un investimento importante sulle case di accoglienza anziani proprio perché gli ospiti sono le persone più a rischio".

Intanto il Covid non molla nella provincia di Prato. Il numero dei contagi resta alto nonostante, all’inizio della settimana, si registri sempre una piccola discesa della curva in quanto i tamponi vengono eseguiti e analizzati in numero minore rispetto agli altri giorni. Ieri i nuovi positivi segnalati dal bollettino della Regione sono stati 201. Un po’ meno rispetto ai 260 di domenica, ma per capire se finalmente il trend sia discesa bisognerà attendere ancora qualche giorno e vedere se le pensati restrizioni imposte con l’entrata della Toscana in zona rossa hanno dato i risultati sperati.

Nel bollettino quotidiano segnalato l’ennesimo decesso dell’ultima settimana, funestata da tanti lutti. Si tratta di un anziano di 82 anni, residente a Prato, morto domenica all’ospedale di Pistoia. Il decesso dell’anziano era già stato annunciato su La Nazione di ieri insieme a quello di tre pensionati e dello storico volontario della Pubblica Assistenza L’Avvenire di Prato, Giuseppe Gnocchi, morto a Careggi dove è stato ricoverato per quindici giorni. Per quanto riguarda i casi di ieri, la maggior riguardano la città (153). Ma messun comune della provincia è rimasto indenne: Montemurlo ha contato 17 nuovi contagi, Carmignano 12, Vernio 8, Vaiano e Poggio a Caiano 4, Cantagallo 3. L’Asl ha poi fornito i dati dei posti letto dell’ospedale: i 148 letti Covid sono tutti occupati, mentre la terapia intensiva ha un ospite in più passando da 28 a 29. I posti liberi sono solo tre.