LAURA NATOLI
Cronaca

Focolaio Covid, mezza Rsa positiva. La prima dose di vaccino una settimana fa

Il responsabile della struttura: "Finora mai avuto un caso. Inspiegabile un’esplosione così improvvisa. Indaghiamo sulle cause"

Vaccinazione antiCovid alla RSa Santa Caterina de'Ricci (foto Attalmi)

Prato, 11 gennaio 2021 - Quarantasei ospiti positivi (su 101) e venti operatori (su 90) contagiati nella rsa che appena una settimana fa per prima aveva ricevuto i vaccini. Resta delicata la situazione al Pio istituto Santa Caterina de’ Ricci di via San Vincenzo dove, nei giorni scorsi, sono state riscontrate le prime positività di alcuni ospiti emerse durante i tamponi di verifica eseguiti a tappeto in tutte le strutture per anziani del territorio. Inizialmente erano una trentina gli ospiti positivi ai tamponi ma quel numero è aumentato nei giorni successivi allargandosi agli operatori che adesso si trovano in quarantena.

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La rsa era stata una delle poche a salvarsi durante la prima ondata di contagi restando Covid free ma adesso si trova a dover gestire un’esplosione di casi. «Abbiamo 107 posti letto e di questi 101 sono attualmente occupati», spiega Vladimiro D’Agostino della cooperativa Sarah che ha in gestione la struttura. «Adesso siamo molto preoccupati. Il focolaio è arrivato una settimana dopo le prime vaccinazioni e a questo punto i dubbi sono tanti. Stiamo indagando sulle cause che hanno portato a questa situazione ma non è semplice ricostruirle».

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Gli anziani della struttura sottoposti a vaccino sono 39. Ma di questi ora ben 23 (più della metà) hanno contratto il Covid, alcuni anche con sintomi, non avendo fatto in tempo a ricevere la seconda dose, quella che garantisce l’immunizzazione.

«La campagna vaccinale va avanti lo stesso – prosegue D’Agostino – In settimana riceveranno la prima dose i pazienti negativi e alla scadenza dei 21 giorni faranno il richiamo quelli che si sono già vaccinati e sono, ovviamente, negativi. Gli altri dovranno aspettare di guarire». D’Agostino ribadisce che la situazione è seria anche se nessun ospite per ora presenta sintomi gravi tanto da richiedere il ricovero in ospedale.

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Gli anziani positivi, come prevede il protocollo, sono stati separati e isolati dai negativi. «Non avevamo mai avuto un caso fino a ora, la settimana di Natale abbiamo fatto i tamponi di controllo ed erano tutti negativi», conclude D’Agostino. «Quindi resta da capire perché c’è stata questa esplosione così all’improvviso». La situazione sarà monitorata costantemente dalle squadre Girot, un pool interdisciplinare di medici che si occuperà degli anziani ammalati. La buona notizia è che nelle altre rsa non sono emerse ulteriori positività dallo screening effettuato in settimana. La seconda buona notizia di ieri, invece, è che a Prato per il secondo giorno consecutivo non sono stati registrati decessi dovuti al virus.

L'ASL - "Penso - spiega il direttore generale dell'Asl Toscana Centro, Paolo Morello Marchese - che gli ospiti vaccinati e poi risultati positivi fossero soggetti che già avevano in incubazione la malattia al momento della somministrazione. È possibile - aggiunge - che gli effetti positivi del vaccino possano manifestarsi con una maggiore velocità di produzione anticorpale e quindi una riduzione dei sintomi. Tutto ciò verrà verificato nei prossimi giorni dal Girot e dall'Usca".