Macchine operatrici a lavoro in via Aldo Moro. Uno degli ultimi appetitosi fazzoletti di terra edificabili nel cuore pulsante del distretto dell’abbigliamento sarà pronto per l’affitto, entro l’estate. Il terreno in via Aldo Moro è di proprietà dell’imprenditore Sauro Bigagli che ha affidato alla Nigro Costruzioni la realizzazione dell’immobile produttivo. Passando da via Moro si vedono bene le macchine operatrici a lavoro che nell’arco di pochi mesi porteranno alla nascita dell’ennesimo e uno degli ultimi, immobili destinati alla produzione, nel Macrolotto due. Oltre dieci mila metri quadrati edificati con capannoni per un’altezza di 12 metri prenderanno vita. I lavori seguiti dall’ingegnere Alessandro Bigagli procedono spediti, lo scheletro dell’immobile è già ben evidente. I capannoni quasi certamente non saranno messi in vendita: Bigagli li proporrà sul mercato in affitto. E c’è da scommetterci che non ci resteranno troppo tempo. Basta guardare un semplice motore di ricerca per capire che ancora oggi, nonostante la crisi, i capannoni al Macrolotto due vanno a peso d’oro. Oltre 4,2 milioni il valore di 2500 mq in via Bruges, mezzo milione per 300 metri quadrati in via Berlinguer. Sono esempi. A decretare i prezzi al rialzo è il fatto che gli immobili a disposizione siano sempre meno e quindi i pochi rimasti sono e restano, molto appetitosi.
Porta sempre la firma di Sauro Bigagli, imprenditore tessile molto noto in città, l’affare di Iolo. Il terreno acquistato nel 2017 attraverso la società Esse Bi Esse di Prato, per oltre 32milioni dal Comune di Prato che è già in pieno fermento.
Un lotto di oltre 46.000 metri quadri oggi sede di numerose aziende del pronto moda. Un affare che aveva fatto rumore per l’offerta al prezzo record di 32milioni di euro, e che si è rivelata un investimento visto che nemmeno una particella di quelle costruite è rimasta senza inquilino.
ll terreno in oggetto è quello compreso tra via Longobarda, via Didaco Bessi, via Ghisleri e via Cipriani a Iolo, accanto al campo di rugby Chersoni è in attività come c’è da scommettere che non resteranno a lungo fermi i capannoni in corso di realizzazione in via Aldo Moro. Il piano di lottizzazione denominato Macrolotto industriale 2 riguarda e comprende una consistente superficie territoriale che si estende a sud-est del comune ed è delimitata in parte dal tracciato autostradale della Firenze-Mare e in parte confina con il comune di Campi Bisenzio.
Approvato con consiglio comunale nel 1990, con l’atto numero 351, successivamente modificato nel 1999 e più volte prorogato nei suoi termini, prevede la realizzazione del più vasto complesso a destinazione industriale dell’Italia centrale, ad iniziativa privata. Si estende per circa 150 ettari, dove oggi operano oltre 400 micro e piccole imprese che danno lavoro a oltre 3000 dipendenti.
Il piano di lottizzazione non è ancora terminato, ma le porzioni edificabili rimaste sono davvero poche. I pronto moda raccolgono sempre più consensi. Ne è un esempio uno degli ultimi interventi in via Lodz, dove è stato chiesto di modificare la destinazione urbanistica di un terreno compreso fra l’autostrada e via Berlinguer.
Lì originariamente doveva sorgere una palazzina di sette piani, capace di ospitare anche un albergo e un ristorante, raggiungendo i trenta metri d’altezza. Insomma, doveva diventare una delle palazzine più alte e visibili della città. La proprietà, tramite il consorzio Macrolotto due, ha però chiesto e ottenuto una variante per modificare la destinazione urbanistica da direzionale a commercio all’ingrosso.
Si.Bi.