Un 2024 soddisfacente quello descritto dal bilancio della Polizia Provinciale, sia per il numero degli interventi – 234, quasi il 50% in più rispetto all’anno precedente – che per la quota raggiunta dagli agenti, che da 9 sono passati a 12, raggiungendo il numero auspicato da tempo dal comandante Michele Pellegrini. "Grazie ai nuovi arrivi e a nuove energie siamo riusciti a portare a termine molte più attività – ha detto Michele Pellegrini - e per questo voglio ringraziare il presidente Calamai perché il personale in più è arrivato da quando lui è in carica". "La Polizia Provinciale rappresenta il "front office" del nostre ente", ha aggiunto il presidente della Provincia Simone Calamai.
Fra i tanti numeri presentati ieri a Palazzo Buonamici, da segnalare un aumento dei reati in materia venatoria: 6 reati relativi all’uso di mezzi non consentiti per la caccia, 3 per la detenzione di specie protette, 1 caso di uccellagione e 1 per danneggiamento della fauna selvatica. Per quanto riguarda l’ultimo caso, il comandante ha spiegato che si è trattato dell’uccisione notturna a Cantagallo di una cerva e del cucciolo, tramite uno sparo avvenuto dalla strada. "Non è stato trovato il colpevole - ha dichiarato Pellegrini – ma l’indagine ha consentito delle perquisizioni che hanno portato al sequestro di armi da fuoco, munizioni e polvere da sparo detenuti illegalmente".
Particolare attenzione, durante l’attività della Provinciale, è stata dedicata al sequestro di attrezzature vietate per la caccia e la pesca, con 28 mezzi sequestrati, tra cui trappole e reti per la cattura di fauna selvatica, 3.663 munizioni da caccia e 320 animali selvatici, a seguito di catture abusive e detenzioni incompatibili con la propria natura.
Per quel che riguarda gli animali domestici, nel 2024 sono stati segnalati 4 casi di presunto avvelenamento, che, a seguito delle analisi svolte, si sono rivelati negativi. Sono state registrate 6 violazioni penali, tra cui 1 caso di uccisione di animali, 2 casi di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, 2 casi di maltrattamenti e 1 caso di getto pericoloso di cose. Inoltre, sono state emesse 5 sanzioni amministrative.
Importante l’impegno nei confronti dei reati ambientali, che hanno portato, grazie all’attività di polizia giudiziaria svolta con la Procura, alla chiusura di due aziende che svolgevano gestione illegale di rifiuti. 575 sanzioni amministrative, di cui 523 per violazioni del Codice della Strada, 18 per tutela ambientale, 21 per attività venatorie illegali, 4 in materia di pesca, 5 per tutela degli animali e 4 per il fuoristrada. L’alto numero di multe per il Codice della Strada riguardano principalmente i T-Red a Poggio a Caiano. Le 4 sanzioni elevate nella categoria "fuoristrada" sono invece legati a moto da cross che percorrevano aree a vincolo paesaggistico.
Al termine il presidente Calamai ha assegnato uno speciale riconoscimento ad alcuni agenti del Corpo per il loro impegno e dedizione. In particolare: Leonetto Trinci, Antonella Rindi, Cristina Chiavacci, Martino Niccolai e Sara Acciai hanno ricevuto un encomio per gli interventi svolti a tutela dell’ambiente, mentre a Tommaso Beneforti è stato conferito un encomio per la sua attività di antibracconaggio, a difesa della fauna selvatica.
Claudia Iozzelli