Crescono le donazioni di sangue. Ma c’è un ostacolo: il lavoro

Durante l'assemblea Avis Regionale Toscana a Prato, si discute del mancato ritorno dei donatori ai centri trasfusionali e delle cause, come lavoro e impegni familiari. Crescono le donazioni di sangue e plasma, con un aumento dei nuovi soci giovani. Avis Toscana ha ottenuto incrementi significativi nella raccolta di plasma e multicomponenti.

Crescono le donazioni di sangue. Ma c’è un ostacolo: il lavoro

Crescono le donazioni di sangue. Ma c’è un ostacolo: il lavoro

Da una parte crescono le donazioni dell’Avis di sangue e plasma in Toscana. Dall’altra, nella nostra Regione persiste il fenomeno del mancato ritorno presso i centri trasfusionali dopo la prima donazione. Sono questi alcuni degli argomenti trattati durante la 53esima assemblea Avis Regionale Toscana al Centro Pecci. "Da una nostra ricerca (durata due mesi, da ottobre a dicembre 2023, e che ha preso in esame una platea di circa 7.000 ex donatori individuati in Toscana, dalla quale è stato estratto un campione rappresentativo di 370 donatori) sulle motivazioni per cui si smette più frequentemente di donare, emerge la difficoltà ad assentarsi dal lavoro - ha spiegato Claudia Firenze, presidente regionale di Avis - Oltre a lavorare per una maggiore flessibilità oraria nei centri trasfusionali, rinnoviamo l’appello alla Regione Toscana perché promuova un incontro con associazioni datoriali e sindacali così da valorizzare le buone pratiche e pensare soluzioni di sistema. Abbiamo deciso di dare un riconoscimento simbolico alle aziende Estra e Centria che a Prato hanno promosso la donazione tra i loro dipendenti".

Fra le cause di questo trend, oltre al lavoro, ci sono anche impegni familiari o sportivi. Tra i "non più donatori" occorre distinguere coloro che hanno smesso del tutto da chi si trova in una condizione di incertezza, che rappresenta il 66% degli intervistati, mentre la parte restante (33,9%) non potrà più farlo (si tratta di cessati definitivi). E, se in questo secondo segmento pesano i raggiunti limiti di età e le motivazioni sanitarie, nel primo il quadro si fa più frastagliato. Tra le motivazioni che hanno generato l’interruzione spiccano intervenute gravidanze, tatuaggi e piercing, motivi di salute, viaggi, trasferimenti in altre città e la pandemia. La fascia d’età in cui si osserva il maggior numero di incerti è quella compresa tra i 26 e i 35 anni. A fare da contraltare a questo fenomeno c’è la crescita del numero di donazioni di sangue e plasma, che nel 2023 sono state 105.855 (+0,1% rispetto al 2022). Sono aumentati i nuovi soci (+3%), con un numero di donazioni medio di 1,91 per ciascuno. Avis rappresenta oltre il 51% delle donazioni totali in Toscana. I nuovi soci sono in maggioranza giovani: il 53% è under 35. E tra i giovanissimi (18-25) la maggioranza è donna. L’aumento delle donazioni di plasma è stato l’obiettivo principale del sistema sangue per il 2023 e Avis Toscana ha risposto con efficacia ottenendo un incremento del 6% della raccolta di plasma e del 15,5 % delle multicomponent. Incoraggianti anche i primi dati del 2024, con una crescita nel primo trimestre dell’1,7%.

Francesco Bocchini