REDAZIONE PRATO

Cane ingoia una mascherina abbandonata e muore

Il primo veterinario che lo ha visitato non si è accorto di nulla. Il cane è deceduto per setticemia. La padrona presenta esposto all’Ordine

Un cucciolo è morto dopo aver mangiato una mascherina

Prato, 9 marzo 2022 - Ha ingoiato un pezzo di una mascherina buttata a terra senza che i padroni se ne accorgessero e dopo tre giorni è morto. E’ accaduto a un cucciolo di Lagotto, i cani famosi per avere un fiuto infallibile nel cercare i tartufi. Un incidente che, purtroppo, può accadere, soprattutto ai cuccioli. In questo caso, però, la famiglia proprietaria del cane accusa il veterinario – che ha lo studio in provincia di Prato – di non aver fatto abbastanza per salvarlo.

La famiglia ha presentato un esposto all’ordine dei medici veterinari di Firenze (a cui sono iscritti anche i veterinari di Prato) ma da quasi un anno attende una risposta sull’operato del medico. I padroni dell’animale si sono così rivolti a un avvocato, Alessandra Bianchi, perché seguisse personalmente la pratica.

Ma anche il legale, nonostante le forti sollecitazioni fatte all’Ordine, per ora non ha ottenuto risposta. Nel frattempo, l’assicurazione ha risarcito la famiglia pagando tutte le spese mediche sostenute per salvare il piccolo Lagotto, circa 1.500 euro per visite e medicine. "Il cane ha cominciato a sentirsi male un anno fa – spiega l’avvocato Alessandra Bianchi – così la padrona lo ha portato da un veterinario dei Comuni medicei". Il medico lo ha visitato ma ha detto alla padrona che il cucciolo aveva semplicemente un problema intestinale. Passati due giorni, le condizioni del cuciolo, appena sei mesi, sono precipitate.

"Non mangiava e non beveva più – prosegue il legale –, così la padrona lo ha portato alla clinica ’Il Giglio’ di Prato dove l’animale è stato sottoposto a una ecografia da cui è emerso quello che era successo davvero. Il cane aveva ingoiato un pezzo di mascherina che si era attorcigliato all’intestino". Il cucciolo è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza per la rimozione della mascherina e degli elastici.

"L’animale è morto nella notte per setticemia – aggiunge ancora l’avvocato Bianchi – La mascherina e gli elastici gli avevano procurato una grave infezione a cui non è sopravvissuto. Se la diagnosi fosse stata subito corretta, il cane si sarebbe salvato. Invece, il primo veterinario l’ha rimandato a casa con una diagnosi di semplici ’problemi intestinali’". La padrona ha fatto la segnalazione all’ordine dei Medici veterinari chiedendo per il professionista una sanzione disciplinare ma da allora nessuno si è degnato di risponderle.

Neppure quando ha scritto il legale. "L’assicurazione ha riconosciuto i danni ai miei clienti e quindi l’errore del veterinario – conclude il legale – Non capisco perché l’Ordine ci metta tanto a prendere una decisione".

L.N.