
Il ristorante di Tommaso Degli Angeli si trova in via Guasti dopo il trasferimento da via Bologna "E’ stata una scommessa vincente, avevo bisogno di un locale che fosse più completo" .
La pizza fatta in casa, la scena di "Caruso Pascoski" recitata per divertirsi tra amici e parenti: nasce su basi solide e familiari il ristorante "Tommy ridammi un bacino", che, dopo i primi anni in via Bologna, dal 2016 si trova in via Guasti, in pieno centro, a due passi da piazza del Comune. Una scelta azzardata, in una via che da tempo aveva perso i fasti del passato, ma che grazie alla dedizione e alla buona cucina proposta da Tommaso Degli Angeli, si è rivelata vincente. Il ristorante è nato dalla trasformazione di "Dammi un Bacino", il pub di via Bologna che dal 2009 al 2016 ha rappresentato un vero e proprio pilastro del divertimento notturno pratese.
Poi la decisione di cambiare e il successo che non è mancato. "Fu una scommessa venire in via Guasti", racconta il titolare. "Le gestioni precedenti non erano andate bene, era una via spenta. Ma avevo bisogno di un nuovo stimolo, di un’idea più matura di ristorazione. In via Bologna era solo pizzeria, si rivolgeva ad un target molto giovane e in quel momento della mia vita ho capito che ero pronto per fare un ulteriore passo, volevo qualcosa di più completo".
L’anima del ristorante è racchiusa nella sua storia e nella passione tramandata in famiglia. "La ricetta della pizza viene da mio padre Giuseppe. In via Bologna, nel primo locale che ho aperto insieme a mio fratello Lorenzo era lui l’artefice: faceva queste grandi pizzate a casa e poi si è trovato a farle anche per gli altri. Ha insegnato a me e a mio fratello l’arte bianca e noi, a nostra volta, l’abbiamo insegnata a chi oggi lavora nel ristorante. È una ricetta estremamente semplice, ma fatta con amore".
La cucina è varia e spazia dai primi ai secondi di carne e pesce, con un’attenzione particolare alla griglia. "Sfruttiamo molto la brace per i secondi e gli antipasti: burger, salmone, polpo, carne. Ogni giorno cambiamo il menu, proponiamo piatti nuovi per dare sempre scelta", spiega Degli Angeli. Gli ingredienti utilizzati, seguono il corso naturale delle stagioni e questo garantisce senza dubbio la freschezza e la qualità delle proposte. Ma l’orgoglio del locale è senza dubbio la pizza: croccante, delicata e sottile. Qui non solo la cucina ma anche il locale racconta una storia.
"Quando ho visto il fondo di via Guasti, mi sono innamorato. Ci abbiamo lavorato tanto, insieme a mio padre abbiamo portato avanti una grande ristrutturazione – racconta –, abbiamo riscoperto le volte e sabbiato le pareti. È stato un bel lavoro che ha ripagato: oggi le persone apprezzano anche l’ambiente, alcuni si fermano per chiedere di fare foto al locale", dice.
La storia del nome affonda le radici nei ricordi cinematografici di famiglia. "Il primo pub si chiamava ‘Dammi un bacino’. L’idea nasce dalla scena madre di ‘Caruso Pascoski’, che io e mio fratello sapevamo a memoria e recitavamo durante le cene in famiglia. Trasferendomi in centro ho deciso di mantenere la stessa filosofia e così il locale è diventato ‘Da Tommy ridammi un bacino’, un modo per dare continuità alla nostra storia".
Un cambiamento che ha portato una ventata di freschezza anche alla città. "Rifarei questa scelta senza dubbio. Certo, la vita in centro è diversa, fare festa fino tardi come una volta mi manca un po’, ma è bello vedere il centro crescere e sapere di aver contribuito alla sua rinascita. Essere qui mi rende orgoglioso", aggiunge il titolare.
"Nel mio piccolo credo di aver contribuito al miglioramento di una via che era caduta in oblio e questo mi rende fiero del lavoro fatto e anche dei sacrifici". In inverno all’interno tra le antiche volte, in estate con i tavoli all’esterno che animano via Guasti. Aperto dal martedì alla domenica a cena, mentre in estate dal lunedì al sabato sera. Oggi "Tommy ridammi un bacino" è un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza autentica, radicata nella tradizione, ma capace di rinnovarsi giorno dopo giorno in un locale che sa di storia e che racconta della Prato di un tempo. Anche della Prato che sa essere allegra come appunto ci ha insegnato Francesco Nuti e la sua inconfondibile ironia.
Silvia Bini