Da Prato a Peretola. Due ipotesi allo studio per la nuova tramvia. Primo sopralluogo

Il capolinea in città sarà alla stazione: ecco da dove potrebbe passare. Il Comune vuole sfruttare le corsie preferenziali che esistono già. e non intende toccare il verde. Per questo via Firenze è stata esclusa. .

Da Prato a Peretola. Due ipotesi allo studio per la nuova tramvia. Primo sopralluogo

Il governatore Eugenio Giani e la sindaca Ilaria Bugetti ieri mattina alla stazione

Due ipotesi di lavoro sul tavolo dei tecnici. Una prevede il passaggio dei tram da via Vittorio Veneto, via Tacca, via Valentini e lungo la declassata, accanto alla carreggiata fino al Pecci, l’altro da via Vittorio Veneto, via Tacca, via Ferrucci e viale della Repubblica. La nuova tramvia Prato-Peretola prende forma, almeno sulla carta. L’obiettivo è completare il progetto entro l’autunno per partecipare al bando ministeriale che dovrebbe garantire almeno una parte dei 900 milioni che servono a realizzarla tutta.

Ieri mattina il presidente della Regione Eugenio Giani e la sindaca Ilaria Bugetti hanno effettuato un sopralluogo lungo i possibili percorsi che seguirà la navetta per collegare Firenze alla stazione centrale di Prato, scelta ormai come capolinea al posto del museo Pecci indicato in un primo tempo. E’ proprio dalla stazione infatti che è partita la verifica sul campo delle varie ipotesi progettuali, terminata al parcheggio del McDonald’s in zona Pecci. L’idea di spostare il capolinea dal Pecci alla stazione centrale è stata avanzata da Bugetti in campagna elettorale ed è stata subito accolta dal presidente Giani che si è messo poi al lavoro per tradurla in realtà. Ora si tratta di scegliere, tra le varie ipotesi, quella che garantisca tempi di percorrenza brevi, un ampio bacino di utenza e un impatto ambientale minimo. La sindaca infatti non vuole sacrificare nemmeno un albero per realizzare la nuova infrastruttura (per questo via Firenze ad ora è stata esclusa) e punta ad utilizzare quello che c’è già, ovvero le corsie preferenziali degli autobus pensate per un sistema Lam ormai molto cambiato. Per questo si lavora alle ipotesi di tracciato stazione-via Tacca-via Ferrucci-viale della Repubblica oppure stazione-via Tacca-via Valentini-declassata, perché in entrambi i casi la corsia preferenziale esiste già. Nel secondo i tram viaggerebbero a fianco delle corsie per le le auto lungo la declassata per raggiungere il Pecci. Resta da capire come i tram attraverseranno la declassata stessa in direzione Campi Bisenzio, "capolinea" del primo lotto di lavori. Ci saranno semafori come a Firenze? Oppure altre soluzioni? Sono tutti nodi da sciogliere con un lavoro di approfondimento che continuerà anche oggi fra i tecnici.

"La tramvia – sottolinea il presidente Giani – è destinata a trasformare in modo positivo, nel tempo, le città. Regione e Comune condividono l’obiettivo di individuare un tracciato che sia praticabile, capace di suscitare un diffuso consenso e di limitare i potenziali disagi che all’inizio potrebbero esserci ma, soprattutto, funzionale al bisogno di mobilità dei cittadini".

"Ringrazio il presidente Giani per l’attenzione che ha dato alla nostra proposta e per la concretezza con cui la sta trattando – afferma la sindaca Bugetti – Una volta realizzata, la tramvia rivoluzionerà la mobilità interprovinciale e le abitudini dei pendolari riducendo i tempi di percorrenza e l’uso dell’auto. Credo molto in questo progetto. E’ complesso e richiederà tempo ma ci stiamo muovendo nel modo giusto".

L.B.