REDAZIONE PRATO

Dal rustico alle nuove tendenze. Bar Maddalena, una storia di successo

In edicola in regalo oggi con La Nazione di Prato la tredicesima cartolina dei negozi storici

I proprietari del bar Maddalena in piazza Sant’Agostino

Prato, 5 luglio 2016 - Appena tre anni fa hanno festeggiato le nozze d’oro con la ristorazione. Con la famiglia Cavicchi, il bar Maddalena di piazza Sant’Agostino ha accompagnato tutta la città. Qui sono cresciute generazioni di giovani pratesi, si sono dati appuntamento coppie e famiglie, hanno fatto tappa artisti e personaggi politici. Tutto cominciò nel 1963 per volontà di Caterina Elmi e del marito Renzo Cavicchi con il figlio più grande, Enzo. Poi, nel giro di una manciata di anni, si unirono gli altri due figli, Giordano e Miria. Un bar tradizionale di quartiere che negli anni ’70 conquistò la clientela con il «rustico»: due fette di pane, pancetta, wurstel e melanzane. Ancora oggi il più richiesto accanto a tanti altri gusti, secondo l’estro e i prodotti di stagione. Anni effervescenti, quando a fare la parte del leone furono anche le birre straniere e i gelati prodotti con la frutta fresca.

«Nel fine settimana - ricorda Enzo - restavamo aperti fino alle 4 del mattino. Non c’erano steccati fra noi e i clienti, tante lunghe conversazioni, commenti sul mondo e sogni sul futuro». Ai primi anni Ottanta, per mangiare il «rustico» si faceva vedere anche l’attore e modello israeliano Raz Degan. «Capitò anche un poco conosciuto Vasco Rossi dopo un’esibizione alla festa dell’Unità a La Querce», riacciuffa dalla memoria Giordano. Proprio sul filo della memoria, domani il bar Maddalena sarà di scena nell’iniziativa promossa da La Nazione e Confcommercio in collaborazione con Chianti Banca e Comune di Prato. Fino al 12 luglio, infatti, abbinate gratuitamente al giornale, in tre uscite settimanali (martedì, giovedì e venerdì) saranno proposte le immagini delle attività commerciali che hanno fatto la storia di Prato. Per i lettori che avessero perso le uscite delle cartoline, è possibile chiederle telefonando allo 0574-612411 o scrivendo a [email protected]. Le cartoline arretrate, al termine dell’iniziativa, saranno consegnate ai richiedenti secondo le modalità che saranno spiegate in un secondo momento. Per il bar Maddalena, fu l’89 l’anno della svolta: locale ingrandito e nuovo look. Una scelta che fece la fortuna del locale: per ripensare gli ambienti si affidarono a due giovani architetti, Guido Venturini e Stefano Giovannoni, oggi punte di diamante del design italiano. Il locale finì su riviste patinate come Vogue, Bazar e sull’inglese The face, la Bibbia degli anni Ottanta in fatto di tendenze-moda. Arredo innovativo, davvero anticipatore dei tempi in una realtà attaccata alle tradizioni, che riscosse attenzione del mondo dello spettacolo. E il bar Maddalena diventò un set. Nel 1990 lo usò Gianna Nannini per girare il video clip «Cuore» e lo stesso fecero i Liftiba. Ora il successo continua con l’ingresso nell’attività dei figli di Miria, Lorenzo e Niccolò Liboni, attenti alla cucina e ai vini.

Dal 2004 con Lorenzo e dal 2010 anche con Niccolò, il bar Maddalena è diventato un ristorante con piatti nati anche da un gusto nuovo chiesto dai clienti. Restano inossidabili «rustici» e panini, ma il menù si è fatto ricercato. Spaghetti con fiori, guanciale croccante e pecorino di Grotta o risotto zucca, zenzero e scampi parlano il linguaggio di oggi. «Materie prime di qualità al primo posto e interpretazione dell’evoluzione del gusto - osserva Lorenzo - sono i nostri punti di forza per farci apprezzare dai clienti che non essendo più questa zona una porta d’ingresso al centro e senza disponibilità di parcheggio, scelgono proprio di venire da noi».