LEONARDO MONTALENI
Cronaca

"Danzate con me per iniziare bene l’anno"

Silvia Fanfani fra le protagoniste del nuovo spettacolo di Roberto Bolle, il primo gennaio su Rai Uno. "Non dimentichiamoci della cultura"

di Leonardo Montaleni

Ci sarà anche un po’ di Prato in "Danza con me", l’appuntamento televisivo di Rai Uno ideato per festeggiare l’inizio del nuovo anno all’insegna della danza e della cultura. Il primo gennaio alle 21, a fianco di Roberto Bolle, ci sarà anche Silvia Fanfani, 32 anni, pratese, assieme ad alcuni colleghi del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Una sorpresa inaspettata anche per lei, che da quando aveva 15 anni ha lasciato la sua famiglia a Prato per studiare alla scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, riuscendo poi a 19 anni ad entrare nel corpo di ballo allora diretto da Carla Fracci.

Cosa si prova a ballare con Roberto Bolle?

"È stato un onore condividere questa esperienza magica a fianco di Roberto. Uno scambio emotivo, energetico e artistico pazzesco che porterò sempre nel cuore. È un artista che tiene alto il nome del nostro paese in tutto il mondo, e non potremmo desiderare rappresentante migliore. Ma è anche una persona molto disponibile e gentile. Abbiamo fatto prove e registrazioni nel pieno rispetto delle normative anti-contagio: mascherina, tamponi prima di salire sul palco. E’ tutto molto diverso dalla normalità, ma quando si alza il sipario le emozioni sono le stesse".

Può darci qualche anticipazione di quel che vedremo in tv? "Danzerò "Cacti" di Aleksander Ekman, coreografo innovativo e all’avanguardia, considerato uno dei nuovi astri della coreografia contemporanea".

Un ritorno sul palco inaspettato in questo terribile 2020…

"E’ stato un anno molto difficile per tutti e anche per chi lavora nel mondo dello spettacolo dal vivo. Mi considero comunque una privilegiata rispetto ad altri, perché a luglio avevamo ripreso ad esibirsi all’aperto e perché ho potuto avere l’opportunità di tornare a danzare, anche se in uno spettacolo televisivo".

C’è però ancora un mondo, là fuori, che aspetta di poter tornare ad esibirsi…

"Qualche teatro ha provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo con le dirette in streaming e utilizzando i social. Ma il contatto con il pubblico è diverso. Non dimentichiamoci della danza, dei teatri e della cultura, che sono linfa per il nostro Paese. Il momento peggiore di sempre. È giusto che si continuino a forgiare giovani artisti, a coltivare talenti. I nostri giovani hanno il diritto di sognare e credere che questa possa diventare un giorno la loro professione".

E’ in fondo quello che ha fatto lei, lasciando Prato per Roma, giusto?

"Ho mosso i primi passi all’Accademia Danza Scarpette Rosa, rinomata scuola pratese diretta da mia madre, Priscilla Preto. Poi mi sono trasferita a Roma, da sola, a 15 anni. Senza il sostegno costante della famiglia non ce l’avrei fatta. Non illudiamo i giovani dicendo che il percorso del danzatore professionista è semplice perché non lo è affatto. Ci sono moltissime difficoltà da superare: solo con costanza, fatica, dedizione e duro lavoro si può arrivare a realizzare i propri sogni".

Che rapporto ha con Prato adesso?

"Sarà sempre la mia città. E’ il mio rifugio e il mio angolo di relax dal caos di Roma. Ho ancora la famiglia e gli amici di un tempo. Prima della pandemia tornavo praticamente ogni ponte o fine settimana lungo, oppure durante le ferie. A Prato posso andare in bicicletta, a spasso col cane. E per un caso del destino ho anche trascorso il periodo della prima ondata di marzo proprio a casa dei miei genitori. Ne ho approfittato per recuperare un po’ di quel che ho perso andando via da casa ancora adolescente. La seconda ondata è stata più dura, perché ero a Roma. La lontananza ha pesato più del solito".

Pensa un giorno di tornare? "Non saprei dire cosa mi riserverà il futuro. Sono ancora concentrata sulla dimensione lavorativa, che è legata a Roma. Ma ogni volta che posso cerco comunque di aiutare mia madre facendo qualche lezione nella sua scuola di danza. L’ho fatto anche durante il lockdown con qualche lezione online per le ragazze. E devo dire che mi piace molto insegnare".