Prato, 15 novembre 2024 – La copertura totale dei fondi c’è da questa primavera. Ma l’approvazione della progettazione definitivo – che prevede naturalmente il rispetto delle specifiche prescrizioni ministerali su falda, terre di scavo e impatto acustico – è arrivata solo il 29 ottobre. Il pallino è tutto in mano ad Anas che a questo punto deve dare il via alla gara d’appalto d’integrata, che prevede sia la progettazione esecutiva che l’esecuzione dei lavori. L’intervento al Soccorso salvo imprevisti andrà avanti circa tre anni: la conseguenza, in questo periodo, sarà che il traffico cittadino subirà varie deviazioni. Bisognerà mettere in conto file e pazienza. Ma alla fine si arriverà a una declassata a quattro corsie anche al Soccorso e alla nascita di un parco che ‘salderà’ i due lati del quartiere.
Un parto lunghissimo, quello per vedere realizzato l’interramento della declassata al Soccorso. Era il 2015 quando Comune, Regione e governo avevano annunciato il finanziamento dell’opera per 31 milioni di euro. I costi nel frattempo sono schizzati. Dai 43 milioni preventivati nel giugno 2021 si è arrivati ai 67 odierni. Data cruciale, nella storia infinita legata al progetto, è quella del 23 marzo di quest’anno: il ministro Salvini, il sottosegretario con delega al Cipess Morelli e l’amministratore di Anas, Isi, avevano firmato il nuovo contratto di programma fra ministero e Anas relativo al periodo 2021-2025. Un’iniezione di risorse da 6 miliardi di euro che andava ad adeguare il conto economico precedente di 38 miliardi di euro e che in Toscana annunciava lo sblocco della tangenziale di Lucca, dei lavori sulla E78, e appunto dell’asse stradale di collegamento fra i caselli di Prato Est e Prato Ovest. E così a marzo fu ufficializzato anche al Comune di Prato l’arrivo di 29 milioni di euro, la fetta necessaria per coprire totalmente il costo del progetto. L’opera di collegamento fra gli svincoli di Prato Est e Prato Ovest, lo ricordiamo, servirà a cancellare l’attuale ’strozzatura’ sulla declassata attraverso la realizzazione di un tunnel interrato di circa 700 metri che renderà più snella la circolazione grazie al raddoppio della carreggiata anche in quel tratto del viale Leonardo Da Vinci.
Dunque ora la speranza è che Anas pubblichi quando prima il bando per la gara d’appalto integrato relativa alla progettazione esecutiva (previsto un tempo di 90 giorni) e all’esecuzione dei lavori. Il cronoprogramma relativo al progetto del tunnel del Soccorso, sul sito di Anas, prevede che i lavori vengano affidati entro il 15 aprile 2025. La durata complessiva dei lavori è stimata in 1.100 giorni naturali e consecutivi: insomma, tre anni. Salvo imprevisti, naturalmente.
Il progetto definitivo approvato poco più di quindici giorni fa prevede ovviamente il rispetto delle prescrizioni contenute nella Via, in particolare sulla falda (bisogna evitare l’effetto-barriera), il rumore, le terre di scavo. La commissione tecnica di Via si era soffermata soprattutto sull’aspetto relativo alla falda.
Come si legge nelle prescrizioni il progetto deve essere sviluppato adottando tutti gli strumenti necessari a ridurre “l’effetto barriera” del sottopasso sullo scorrere della falda. Un altro aspetto contenuto nella relazione di Via riguarda il monitoraggio dell’ambiente idrico (smaltimento acque meteoriche e non, ad esempio). Anche la fase di cantiere è oggetto di prescrizioni: almeno tre mesi prima dell’avvio dei lavori andrà trasmesso ad Arpat un piano di mitigazione dei rumori. Attenzione anche all’inquinamento e alle polveri sottili: per la durata del cantiere dovranno essere attive postazioni per il rilevamento delle Pm10.