Luca Boldrini
Cronaca

Il sorriso che fa battere il cuore: duecento defibrillatori donati e 11 vite salvate

L’associazione pratese di Piero Giacomelli festeggia un grande traguardo di solidarietà. Il sistema magico: foto alle corse podistiche e con i fondi raccolti si acquistano i macchinari

Il sindaco Matteo Biffoni, Piero Giacomelli e Daniele Menarini in piazza del Comune (foto Regalami un sorriso)

Il sindaco Matteo Biffoni, Piero Giacomelli e Daniele Menarini in piazza del Comune (foto Regalami un sorriso)

Prato, 28 maggio 2024 – Qualche volta bastano i numeri a spiegare concetti complessi come passione, impegno, dedizione, altruismo. Ed eccoli, allora: duecento defibrillatori donati in 12 anni, 130 operatori formati per il primo soccorso grazie al finanziamento degli appositi corsi. Ma soprattutto almeno undici vite salvate, tanti sono i casi accertati in cui i defibrillatori donati sono stati utilizzati per rianimare chi era a un passo dalla morte. Oggi dunque l’associazione pratese "Regalami un sorriso" festeggia il 200esimo apparecchio salvavita: il primo fu dato all’Atletica Prato il 2 luglio 2012. Il 200esimo è stato consegnato ieri a Prato a Daniele Menarini, direttore della rivista specializzata "Correre": sarà a disposizione di tutto lo stabile milanese, in zona San Siro, dove si trova la redazione. Questa ultradecennale campagna di cardioprotezione è davvero unica nel suo genere e l’invenzione è merito di Piero Giacomelli.

"L’avventura nacque quando tornai dalla chemio ad Aviano - racconta Giacomelli - Sono momenti in cui ti chiedi: ’’Ci sarò domani?” e mi resi conto che non si deve pensare solo a sé stessi ma fare qualcosa anche per gli altri. Però bisogna fare qualcosa che sia compatibile con le proprie attitudini". E l’attitudine di Giacomelli è sempre stata il podismo (aveva anche bei tempi da giovane) che ha unito all’altro amore la fotografia. Dunque foto e podismo: i volontari scattano foto alle corse in mezza Toscana (e oltre, talvolta), i proventi vanno interamente all’associazione che con quei fondi acquista defibrillatori poi donati a enti pubblici, privati e associazioni del territorio. Non solo, Regalami un sorriso finanzia corsi di primo soccorso e, spesso in compartecipazione con altre realtà benefiche, ha contribuito all’acquisto di quattro ambulanze e quattro automediche. In pandemia ha donato mascherine per 20mila euro.

"Siamo un team di dieci fotografi – dice ancora – dedicati a seguire le competizioni sportive, ma il nostro lavoro è reso possibile grazie alla collaborazione di molte altre persone e organizzazioni. Riceviamo il sostegno di Estracom, che ci fornisce gli strumenti di rete, e delle amministrazioni contabili, che ci assistono gratuitamente. Inoltre, abbiamo il supporto della federazione di Atletica Leggera, della Uisp e delle società podistiche, oltre a molti altri che sono sempre pronti ad aiutare".