La speranza è l’arrivo degli studenti, a settembre, ma il presente è fatto di rabbia e frustrazione. La violenta lite che ha visto coinvolti due marocchini mercoledì all’ora di pranzo all’esterno del bar Datini ha riacceso i riflettori sul degrado del centro storico, non proprio il biglietto da visita ideale da presentare ai turisti in piena stagione estiva.
"La scorsa settimana, verso le 13, uno straniero evidentemente ubriaco ha minacciato di dare fuoco alla mia edicola di piazza del Duomo, senza che fosse successo niente – racconta Tiziano Massara – Ma questo è solo un esempio: gli episodi di inciviltà si sprecano. Capita spesso che i passanti vengano importunati. E questo accade anche ai turisti: un trattamento simile non rappresenta certo il modo migliore per presentare Prato a chi non la conosce. Senza dimenticare che ci sono continuamente persone che bevono sugli scalini del duomo e di palazzo Vestri, che lasciano in giro le bottiglie e che poi utilizzano l’edicola come orinatoio a cielo aperto. Certe scene, una volta che saranno arrivati gli studenti del Dagomari, non dovranno assolutamente ripetersi".
Proprio il trasferimento da settembre di 10 classi dell’istituto scolastico all’interno dell’ex Stella d’Italia può rappresentare una ventata d’aria fresca.
"E’ quello che ci auguriamo – dice Antonio Cangioli del bar Formica di via Mazzoni – Del resto, le attività commerciali continuano a chiudere e questo favorisce l’aumento del degrado. C’è bisogno di nuovo movimento. Ma esiste anche un problema di leggi in Italia: chi commette un reato non viene punito adeguatamente. E questo lo si vede anche dalle nostre parti. Certi personaggi sono volti noti alle forze dell’ordine, ma sono ancora a piede libero".
Devis Cuboni è un mix di frustrazione e rabbia: "Penso che il centro storico non abbia mai vissuto una situazione così critica. Eppure non mi sembra ci sia il desiderio di affrontare queste problematiche – dice il titolare dell’omonimo negozio d’abbigliamento di piazza del Duomo – Non c’è da stupirsi se sempre più pratesi preferiscono evitare di venire in centro". Si concentra su un altro aspetto Simona Marinai: "Da una zona all’altra, da una strada all’altra, le cose cambiano – racconta la titolare de Le Barrique wine-bar di via Mazzoni – Dove gli esercenti hanno educato la propria clientela secondo le regole di buona convivenza non si registrano episodi di inciviltà. Per questo serve l’impegno da parte di tutti".
Francesco Bocchini