FRANCESCO BOCCHINI
Cronaca

Derby senza tifosi: protesta degli ultras del Prato contro la società

Curva Ferrovia vuota al derby: ultras del Prato in protesta contro il presidente Commini. Partita finisce 0-0.

Marco Mariotti

Marco Mariotti

La prima immagine del derby è stato uno spettacolo desolante: la Curva Ferrovia completamente vuota, fatta eccezione per una decina di spettatori. Non una sorpresa dell’ultimo minuto. Gli ultras del Prato già aveva preannunciato nel corso della settimana che sarebbero rimasti fuori dallo stadio Lungobisenzio in segno di protesta nei confronti della società. Promessa mantenuta, con uno striscione esposto in Curva: "In caso di mancata cessione, questa è un’opzione", il messaggio diretto nei confronti del presidente Stefano Commini, seduto al suo posto in tribuna.

Tribuna riempita da circa 400 spettatori, una quota decisamente inferiore rispetto agli oltre 1.200 presenti - considerati tutti i settori dell’impianto - in occasione della stracittadina d’andata. Senza la voce dei sostenitori più caldo del Prato, sono stati gli appassionati di fede Zenith (diversi ragazzi delle giovanili) a prendersi la scena. Ad ogni sortita in attacco degli amaranto, la speranza si è accesa, con le iniziative soprattutto di Falteri ad esaltare i propri tifosi. Poi l’esultanza e il sospiro di sollievo nel finale per l’erroraccio di Azizi dagli undici metri e la contemporanea disperazione del pubblico biancazzurro. Alla fine la seconda stracittadina della storia è andata in archivio senza vincitori né vinti. "E’ stato un derby senz’altro contraddistinto dal nervosismo - il commento al termine dell’incontro di mister Marco Mariotti - Loro erano un po’ più agitati di noi per quello che li attenderà fra qualche settimana (il riferimento va alla penalizzazione in arrivo per il "caso Tempestini", nda) - Si è vista anche qualche entrata oltre il lecito consentito. Comunque è uno 0-0 che ci soddisfa per quello che deve essere il nostro finale di campionato. Peccato per il penalty. Il rigorista di riferimento è Barbuti, che aveva sbagliato il tiro dal dischetto a Riccione, ma i compagni hanno deciso che toccasse ad Azizi. Lo ringrazio nonostante l’errore, perché si è assunto la responsabilità di calciarlo. Nel primo tempo la squadra a mio avviso sarebbe dovuta restare più serena. Dovremo affrontare queste ultime quattro partite prima del termine della stagione esattamente con questo spirito". Gli impegni conclusivi serviranno al tecnico del Prato e al direttore sportivo Francesco Virdis per le valutazioni in chiave mercato. "Ci aiuteranno a capire chi può e chi non può continuare a indossare la maglia biancazzurra, che ha un peso specifico diverso rispetto a quelle delle altre società di questa categoria. Servono calciatori con temperamento". L’assenza dei tifosi in Curva Ferrovia? "Un dispiacere, ma va rispettata la loro scelta di non entrare".

Francesco Bocchini