Discarica a cielo aperto a Paperino. Esposto dei residenti al Comune: "Rifiuti, serpenti e rischio incendi"

Terreni sequestrati nel 2017 in via del Pozzo in stato di abbandono: l’erba sta invadendo le proprietà private. La rabbia dei cittadini: "Non possiamo far giocare i nostri bambini in cortile perché spuntano topi e rettili".

Sterpaglie ed erba alta nascondono a Paperino una vera e propria discarica a cielo aperto, forse dimenticata. Siamo in via del Pozzo, poco dopo il cimitero, dove si trovano due terreni sequestrati nel 2017 proprio perché, all’epoca, trasformati da terreni ad uso agricolo a discariche abusive. Ad oggi, dopo sette anni, i due terreni, che sono stati recintati lo scorso gennaio, si trovano completamente in stato di abbandono, con l’erba che cresce e i rifiuti di ogni genere ancora lì. "Ci sono scarti edilizi – spiegano gli abitanti delle case adiacenti ai terreni - un centinaio di estintori, due auto di dubbia provenienza, camper e roulotte. Senza contare la vegetazione che ormai invade anche la nostra proprietà, con la conseguente massiccia presenza di topi e altri animali".

La richiesta dei residenti, che più volte hanno denunciato la situazione agli enti preposti, è quella di bonificare e ripulire i terreni al più presto, che tra l’altro stanno diventando anche luogo di abbandono. "La situazione ormai è veramente invivibile e andando incontro alla calda stagione – spiegano i residenti -abbiamo sempre paura di incendi ed esplosioni, considerando tutti i rifiuti speciali che ci sono. Non possiamo neppure far giocare i nostri bambini in cortile perché da ogni parte spuntano topi e serpenti. Siamo davvero stanchi e frustrati per questa situazione, anche perché i terreni sono praticamente attaccati alle nostre case e l’erba, che sta crescendo sempre di più, sta lentamente invadendo anche la nostra proprietà privata. Il Comune vuole aspettare che succeda qualcosa, ad esempio un incendio, prima prendere dei provvedimenti?".

Ad intervenire in merito alla questione è il comandante della Polizia Muncipale, Marco Maccioni. "Il fascicolo di questi terreni sequestrati – spiega – è attualmente fermo in Procura. Per accelerare i tempi ed effettuare una eventuale bonifica, è necessario che i residenti facciano un esposto dove richiedono, per le insufficienti norme igienico sanitarie nonché per la vicinanza alle abitazioni, di ripulire l’intera area. Inoltrando l’esposto in Procura, è possibile che si acceleri l’istanza di dissequestro e il conseguente intervento per la pulizia dei terreni".

Detto fatto: i residenti non hanno perso tempo e hanno immediatamente inviato un esposto ad Arpat e Comune. "Sperando che le cose – concludono i residenti – si risolvano e il terreno venga ripulito dal momento che sta diventando luogo di abbandono di altri rifiuti".

Monica Bianconi