CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

Distrutto il mercatino del riciclo. Il quadro elettrico trovato spento

Indagini sulla causa che ha scatenato il rogo nella sede di RiciclAnde a Vaiano. Non si esclude la pista dolosa. I residenti della Val Bisenzio chiedono la presenza fissa dei vigili del fuoco nella sede dei volontari .

Quello che resta dell’interno del mercatino del riciclo a Vaiano

Quello che resta dell’interno del mercatino del riciclo a Vaiano

Non resta più nulla del mercatino del riciclo a Vaiano. L’incendio è divampato nella serata di giovedì, poco dopo le 20, nel capannone di via Borgonuovo, che ospitava "RiciclAnde" e che si trova accanto alla ferrovia e al centro di raccolta di Alia. Per spegnere le fiamme sono stati impegnati trenta uomini dei vigili del fuoco intervenuti da Prato, Montemurlo e dalla vicina sede dei volontari di Vaiano. I pompieri hanno lavorato tutta la notte per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l’area. Le indagini, affidate ai carabinieri, sono coordinate dalla procura. Da chiarire la causa che ha scatenato il rogo. Gli investigatori hanno trovato il quadro elettrico spento, quindi non è possibile che l’incendio sia stato causato da un corto circuito. Al momento non si esclude nessuna pista, neppure quella dolosa.

Intanto in Vallata, dopo il momento del dolore e dello sconforto, è arrivato quello delle domande. Soprattutto ci si chiede se l’epilogo sarebbe stato diverso se fossero stati di turno i vigili del fuoco volontari che hanno la sede a pochissima distanza dal luogo dell’incendio. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati all’associazione che da anni gestisce il mercatino nell’edificio di proprietà comunale.

"Vogliamo ringraziare tutti di cuore per le parole di vicinanza che ci sono arrivate – dichiara Alessandro Carrara dell’associazione Mato Grosso, che con una quarantina di volontari, divisi su turni, tiene aperta la struttura per ricavare denaro da inviare alle missioni nell’America Latina, “riciclando” abiti e oggetti usati donati dalla popolazione - . Ancora è prematuro pensare a come e se ripartiremo".

Sulle cause dell’innesco sono ancora aperte le indagini e c’è il massimo riservo da parte delle forze dell’ordine, mentre si rincorrono fra la gente che passava nelle vicinanze al momento dell’incendio, varie ipotesi. "L’ipotesi che l’incendio sia partito dai pannelli solari – spiega Carrara – è da scartare perché dalle prime foto dell’incendio le fiamme sembrano partite dall’interno o dal dietro, ma non dal tetto".

"L’incendio di RiciclAnde a Vaiano è stato un pugno nello stomaco, un colpo al cuore che ha letteralmente mandato in fumo anni di impegno, passione e lotta di un gruppo straordinario di volontari", afferma da Cantagallo il sindaco Guglielmo Bongiorno, in un messaggio condiviso anche dalla minoranza, annunciando di devolvere il gettone di presenza della prossima seduta del consiglio comunale per la ripartenza del progetto. Cordoglio e vicinanza anche da parte della sindaca Vivarelli e dalla giunta di Vaiano. "L’amministrazione comunale – dichiarano - chiama alla mobilitazione e nei prossimi giorni si farà carico di promuovere una campagna di solidarietà che coinvolga tutta la comunità di Vaiano e non solo – afferma - In attesa che le autorità competenti facciano luce sui motivi del rogo, organizzeremo una vasta iniziativa di solidarietà perché un’esperienza così preziosa possa continuare a vivere".

Oltre alla solidarietà mostrata dalla popolazione e dalle amministrazioni, la mobilitazione dell’opinione pubblica si è incentrata sulla necessità della presenza stabile dei vigili del fuoco in Val di Bisenzio. Una terribile coincidenza ha infatti voluto che il turno dei Vigili del Fuoco volontari fosse stato la sera precedente all’incendio e in tanti hanno assistito inermi all’attesa dell’arrivo dei mezzi di soccorso intervenuti da Prato, con un notevole allungamento dei tempi. "E se la Sr 325 fosse stata addirittura chiusa, per un incidente, come capita spesso?", si sono chiesti in molti sui social.

Claudia Iozzelli