REDAZIONE PRATO

Docenti, inizia il valzer delle nomine Nella provincia 500 cattedre libere

I posti si sono liberati dopo pensionamenti e trasferimenti. Ancora non è deciso quanti saranno a ruolo

Docenti, inizia il valzer delle nomine Nella provincia 500 cattedre libere

Quest’anno la campanella suonerà il 15 settembre. Data entro la quale 36.000 studenti pratesi di primarie, medie e superiori dovranno tornare sui banchi. Meno di due mesi di tempo per mettere a dama tutte le caselle e garantire i docenti in classe. Un lavoro non banale che ogni anno si infrange su tempistiche mal calcolate, assegnazioni sbagliate, rinunce e trasferimenti.

Al momento c’è una sola certezza e riguarda i numeri dei posti a disposizione: in attesa di sapere quanti posti autorizzerà il Ministero per le immissioni in ruolo ossia per il posto stabile nella provincia pratese, ciò che si sa con certezza è la disponibilità dei posti liberi dopo i trasferimenti. Nelle scuole di Prato sono libere 495 cattedre. Posti scoperti dalla materna alle superiori. Dopo anni in cui i posti a ruolo arrivavano con il contagocce , da qualche anno si assiste ad un fenomeno contrario ossia le cattedre ci sono, ma mancano gli insegnanti. E così parte dei 495 posti a disposizione saranno coperti da personale precario che certo non fa bene al sistema scuola. Alcune delle cattedre vacanti infatti continueranno ad essere assegnate a precari a fronte di docenti di ruolo sempre insufficienti per rispondere al fabbisogno.

Nel dettaglio dei posti disponibili: alle superiori ci sono 175 cattedre da coprire. Tra le figure più richieste mancano professori di inglese (ne saranno assunti 21), quelli di lettere (17), matematica e fisica (14) e scienze motorie (15). Alle medie grave carenza di docenti di italiano, storia e geografia: sono 69 i posti a disposizione, seguiti da professori di inglese per i quali ci sono 13 cattedre libere. Alla primaria le caselle vacanti sono 87 e 12 quelle alla materna. Opportunità anche sul sostegno: qui i posti disponibili sono 122, una settantina in meno rispetto all’anno scolastico passato. In queste settimane sono in corso a Firenze gli esami dei corsi di specializzazione per il sostegno, anche in base a quanti riusciranno ad ottenere la qualifica si potranno riempire parte delle caselle vuote.

Intanto dopo che il Mef ha autorizzato 50.807 posti a ruolo in Italia, la piattaforma è già presente su ’Istanze online’ e nei prossimi giorni l’Ufficio scolastico avvierà i turni di nomina.

Inoltre il Ministero ha pubblicato tutti i documenti utili per la presentazione della domanda di supplenza al 31 agosto o 30 giugno 2024 (anche se gli Uffici scolastici non hanno ancora pubblicato le graduatorie).

Le prossime settimane saranno quindi determinanti per capire quanti e quali caselle saranno riempite con assunzioni ruolo e quante invece resteranno vacanti con docenti precari.

Le cattedre rimanenti, infatti, saranno assegnate a tempo determinato per un anno, così facendo, però, viene a mancare la continuità didattica e torna protagonista la lotta sindacale portata avanti negli ultimi anni per equiparare i diritti dei lavoratori della scuola a tempo indeterminati con quelli a tempo determinato. Visto che molti docenti nonostante la professionalità, sono relegati al destino di precari per lunghi e lunghi anni.

Silvia Bini